Si rinnova all’insegna della continuità la squadra al comando di Crédit Agricole Italia. L’assemblea dei soci ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione e il collegio sindacale per il triennio 2025-2027, approvando le candidature espresse dal board a febbraio. Giampiero Maioli passa alla presidenza, mentre diventa Ceo e amministratore delegato Hugues Brasseur, nominato anche Senior Country Officer. Due nomine, si legge nella nota diffusa dall’istituto, che evidenziano la “centralità del panorama italiano” per il Gruppo Crédit Agricole. Il big del credito è presente in 46 Paesi nel mondo ma vede nella Penisola il proprio secondo mercato domestico, grazie a 6,1 milioni di clienti, 1.600 punti vendita e circa 16.100 collaboratori. Dopo oltre 40 anni di impegno al vertice, lascia la presidenza Ariberto Fassati .
Maioli: “Siamo più di una banca. E’ un altro passo verso il futuro”
“Abbiamo costruito insieme in questi anni qualcosa di più di una banca: abbiamo creato una comunità, un sistema di valori e una realtà che ha saputo innovare e crescere nel Paese, parte di un grande gruppo internazionale, che conserva un forte legame con i territori”, ha sottolineato Maioli, certo che il cambio della governance insieme “alle competenze di tutti i collaboratori e alla visione strategica del top management” consentiranno all’istituto di compiere “un altro passo verso il futuro”.
Brasseur: “Valorizzerò il nostro patrimonio di competenze”
“Sono onorato di assumere la guida di Crédit Agricole Italia, di tornare in questo Gruppo per condurlo verso il suo prossimo capitolo di ulteriore sviluppo. Il nostro team ha costruito solide fondamenta e gode di un’eccellente reputazione sul mercato. La mia priorità sarà quella di valorizzare questo patrimonio, rafforzando sempre più il nostro impegno nei confronti dei collaboratori, dei clienti e degli stakeholders, per continuare il percorso di crescita che ci ha da sempre contraddistinto” ha commentato Brasseur. Il banchiere, che siede anche nel comitato esecutivo di Crédit Agricole S.A, era stato infatti in Crédit Agricole Italia come Direttore Generale Vicario fino al 2017.
Fassati: “Molte sfide vinte. Solidi rapporti con il territorio”
L’assemblea ha ringraziato il presidente uscente Ariberto Fassati, in carica dal 2007. “È con un misto di orgoglio e gratitudine che lascio il ruolo di presidente. In questi anni abbiamo affrontato con successo molte sfide, sempre con l’obiettivo di supportare al meglio i nostri territori. Sono fiducioso che la banca continuerà a mantenere saldi i valori che ci hanno sempre guidato”. Alla vicepresidenza è stata confermata l’imprenditrice Annalisa Sassi, che sarà affiancata da Jérôme Grivet, deputy ceo di Crédit Agricole S.A. Restano nel board Gino Gandolfi, Anna Maria Fellegara, Christine Gandon, Nicolas Langevin, Hervé Le Floc’h, Michel Le Masson e Nicolas Denis, a cui si aggiungono Maria Anghileri, Valentina Aureli, Matteo Melley e Véronique Raccoussot-Sorosina. Confermato il Collegio Sindacale con il presidente Luigi Capitani e i sindaci effettivi Maria Ludovica Giovanardi, Francesca Michela Maurelli, Germano Montanari, Enrico Zanetti. I membri supplenti sono Alberto Guiotto e Chiara Perlini.
Ok al bilancio, l’utile fa un balzo del 14%
L’assemblea di Crédit Agricole Italia ha poi approvato il bilancio di esercizio (qui tutti i dettagli), terminato con un utile netto consolidato civilistico in crescita del 14,1% a 808 milioni e un risultato netto aggregato di 1,556 miliardi (+19% rispetto all’anno prima), di cui 1,254 miliardi di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole. Traguardo possibile anche grazie alle crescenti sinergie ottenute, con un sostegno all’economia reale pari a 102 miliardi di finanziamenti. Il Crédit Agricole è presente in Italia con attività che spaziano dall’attività bancaria tradizionale al corporate e investment banking, dai servizi finanziari specializzati di Agos e CA Auto Bank al leasing e al factoring, dall’asset management di Amundi alle assicurazioni fino al Wealth Management e ai servizi fiduciari.

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