Salute

Cure a spese dei no vax: si può fare? - Seconda parte

Franco Battaglia spiega la sua proposta sulle cure da far pagare ai non vaccinati

13) Ma così non sembra che tutto si stia riducendo ad una questione di denaro?

SÌ E NO. Vaccinarsi non è – come qualcuno sostiene – un dovere civico o, peggio, morale. Non è che chi si vaccina è “buono” e chi non si vaccina è “cattivo”. Il fatto è che ­ – se prendiamo ad esempio il caso del Covid – esso ha comportato un’occupazione esagerata dei posti d’ospedale, che sono necessariamente limitati. Ogni 10.000 abitanti, nel nostro Paese (come in molti in Europa) ne abbiamo 32, in Germania ve ne sono 80 e in Sud Corea 123. In ogni caso, il numero è limitato. Il rimborso delle spese – da parte del paziente stesso o dalla sua assicurazione – darebbe risorse a tutto vantaggio di quei malati che, non avendo la fortuna di avere un vaccino per la loro malattia, si vedono occupare posti d’ospedale da chi avrebbe potuto benissimo evitare la malattia se solo non avesse scelto di rifiutare il vaccino. Allora, prima che di denaro, è questione innanzitutto di salute: in particolare della salute di tutti coloro che, avendo malattie diverse da quelle dell’emergenza, sono stati per questo trascurati.

14) La proposta è compatibile col grenpass per il covid?

NO. Il greenpass è una barbarie che andrebbe cancellata. Il greenpass agisce sulle persone, e arreca loro danno, presumendole a priori contagiose. La proposta nuoce solo a chi si è ammalato avendo rifiutato, per scelta, il presidio di prevenzione, addebitandogli le spese delle cure di una malattia che avrebbe potuto evitare se solo non avesse rifiutato il vaccino offertogli. La proposta, quindi, evita il greenpass.

15) La proposta è compatibile con l’obbligo vaccinale?

NO. La proposta evita anche l’obbligo. Quest’ultimo andrebbe riservato solo per quei casi ove la diffusione del vaccino inibisce la diffusione dei contagi.

16) Ma non si potrebbe lasciare ognuno far quel che gli pare?

NO. L’art. 32 della Costituzione recita, tra le altre cose, che «la Repubblica tutela la salute come fondamentale interesse della collettività». È massimo interesse della collettività che in presenza di malattia contagiosa i contagi siano limitati con tutti i mezzi disponibili. E – recita la Costituzione – deve farlo senza «in nessun caso violare i limiti del rispetto della persona umana». Pretendere il pagamento delle cure da chi, avendo rifiutato il vaccino, si ammala, non sembra violare alcun «limite del rispetto della persona umana». Limite che invece è violato dal greenpass, che presume il non vaccinato come un contagioso a priori, con l’aggravante di presumere a priori non contagioso il vaccinato.

Franco Battaglia, 14 novembre 2021

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva
Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli