I titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale possono essere esclusi dal calcolo dell’Isee fino a un importo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare. Un decreto direttoriale del ministero del Lavoro, in collaborazione con il Mef, ha reso operativa una disposizione del Dpcm 13/2025 che ha attuato la legge di Bilancio 2024. L’obiettivo è favorire il risparmio postale e gli investimenti in titoli di Stato, considerandoli strumenti sicuri per le famiglie italiane e incentivandone l’utilizzo senza penalizzare i beneficiari di prestazioni sociali agevolate.
Il decreto approva il modello aggiornato della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per il calcolo dell’Isee, insieme alle relative istruzioni di compilazione.È disponibile una nuova modulistica da compilare senza modificare il modello di attestazione Isee.
Per coloro che hanno già presentato la Dsu nel 2025, il valore dell’Isee rimarrà invariato fino alla naturale scadenza. Tuttavia, chi volesse beneficiare delle nuove disposizioni potrà richiedere un nuovo calcolo dell’Isee presentando una Dsu aggiornata secondo i nuovi criteri.
Quali strumenti finanziari sono esclusi?
Il provvedimento prevede l’esclusione dal calcolo del patrimonio mobiliare rilevante ai fini Isee dei seguenti strumenti finanziari:
- Titoli di Stato (articolo 3 del DPR 30 dicembre 2003, n. 398)
- Buoni fruttiferi postali, compresi quelli trasferiti allo Stato
- Libretti di risparmio postale
L’esclusione è valida fino a un tetto massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Questa misura potrebbe avere un impatto positivo su molte famiglie italiane, soprattutto quelle con un basso reddito che accedono alle prestazioni sociali agevolate. Infatti, escludendo questi strumenti dal calcolo, il valore dell’indicatore potrebbe risultare inferiore, consentendo così l’accesso a più agevolazioni.
Inoltre, l’iniziativa mira a promuovere il risparmio tramite strumenti considerati sicuri e garantiti dallo Stato, evitando che tali risorse influiscano negativamente sul diritto ai benefici sociali.
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Cosa si può ottenere con l’Isee nel 2025
L’Indicatore della situazione economica equivalente è lo strumento fondamentale per accedere a una vasta gamma di agevolazioni economiche e sociali. Nel 2025, le soglie Isee determinano l’accesso a numerosi bonus e misure di sostegno.
Tra i principali benefici ottenibili troviamo:
- Assegno di inclusione: disponibile per i nuclei con Isee fino a 9.360 euro.
- Carta dedicata a te (ex Carta Risparmio Spesa): riservata a famiglie con indicatore sotto i 15.000 euro.
- Bonus affitto: con soglie variabili secondo le disposizioni regionali, generalmente accessibile sotto i 15.000 euro.
- Agevolazioni universitarie: con esoneri parziali o totali fino a 24.335 euro.
- Bonus bollette (luce, gas, acqua): per nuclei con Isee non superiore a 9.530 euro (20.000 se con 4 figli o più).
- Bonus bollette aggiuntivo: è previsto un contributo straordinario di 200 euro che si articola in due modalità:
- 200 euro aggiuntivi per chi già beneficia del bonus ordinario (Isee fino a 9.530 euro, 15.000 euro con tre figli, 20.000 euro con più di tre figli);
- 200 euro riconosciuti automaticamente anche per chi ha un Isee compreso tra 9.530 e 25.000 euro.
- Assegno unico universale per figli a carico: destinato a famiglie con figli fino a 21 anni (senza limiti di età in caso di disabilità), con importi mensili proporzionati all’Isee. Per un Isee fino a 17.090 euro, l’importo è pari a 199,40 euro per ciascun figlio minorenne, con maggiorazioni in base alla composizione del nucleo familiare e ad altri fattori. Tra 17.090,61 euro e 45.574,96 euro vi è una decrescita graduale dell’importo; mentre per Isee oltre 45.574,96 euro (o in assenza di presentazione) l’importo minimo è di 57 euro a figlio.
- Asilo nido gratuito: per famiglie con Isee fino a 25.000 euro.
- Bonus trasporti e agevolazioni comunali: variabili in base al territorio e al valore Isee.
L’esclusione dei titoli di Stato e degli strumenti postali dal calcolo può dunque permettere a molti contribuenti di rientrare nelle soglie previste per ottenere tali misure di sostegno.
Enrico Foscarini, 5 aprile 2025