Politiche green

Fermi tutti, Prodi dice no all’elettrico: “Che errore lo stop all’auto a benzina”

L’ex presidente del consiglio (e gran consigliere di Elly Schlein): “Sbagliato puntare tutto su una sola tecnologia”

prodi auto elettrica © onurdongel tramite Canva.com

Fermi tutti, manco Prodi ci crede più. Non che il Green Deal europeo abbia grandi fan in Italia, tra proteste dei trattori, opposizioni alle case green, alle misure sugli imballaggi di plastica e il poco entusiasmo per le auto elettriche. Se si fa esclusione per i più forsennati esponenti del Partito Democratico e per i grillini, sono pochi quelli a credere ancora a occhi chiusi alla fallimentare linea Timmermas. Ma sentir dire certe cose dall’ex premier, padre dell’Ulivo e soprattutto gran consigliere di Elly Schlein, nonché oracolo cui i dem si rivolgono ogni qual volta sono in difficoltà, fa certo notizia. Se non proprio impressione.

Intervistato a Piazzapulita da Corrado Formigli, Romano Prodi è stato tranchant: “Se applicato senza buon senso” il Green Deal finirà col regalare un trionfo alla destra. “Il problema è che ogni politica deve essere applicata in modo appropriato – ha aggiunto – Ho dedicato tante energie all’ambiente, dal Protocollo di Kyoto in poi, ma l’idea di puntare tutto su una sola tecnologia, o che entro pochi anni non si possono più produrre più auto a combustione interna, lo trovo assolutamente sbagliato perché provoca la reazione contraria e il rifiuto delle politiche ambientali”. Insomma: l’idea, partorita dai geni di Bruxelles, di costringere le case automobilistiche a fermare la produzione dei motori endotermici dal 2035 è una follia. E di motivi ce ne sono a bizzeffe. Non solo perché obbliga i produttori a investire ingenti risorse sulla sola tecnologia (quella elettrica) in breve tempo. Non solo perché i costi del parco auto a batteria sono ancora troppo alti. Non solo perché la rete elettrica non è pronta a garantire a tutti l’accesso alla ricarica veloce. Ma soprattutto, e questo lo spiega pure Prodi, è inutile impiccarsi in Unione Europea se poi Usa, Cina e India continuano a bruciare petrolio, gas e carbone come se non ci fosse un domani.

“Le politiche ambientali non possono essere solo italiane né solo europee, tutti insieme facciamo il 7-8% dell’inquinamento – ha detto Prodi a Piazzapulita – Quindi bene se vogliamo fare la ‘nave-scuola’, ma attenzione, non possiamo andare al di là delle nostre possibilità”. Domanda: cosa ne pensa Elly Schlein di queste tesi del Professore? Coincidono oppure no con l’idea di circolarità lineare tanto cara alla segretaria Pd?

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