Cronaca

Gli alpini crocifissi, il Concertone no: la vergognosa ipocrisia sulle molestie

Il solito doppiopesismo peloso della sinistra e dei suoi house organ

concertone alpini

Certe vicende lasciano attoniti, nonostante l’esperienza. I fatti sono noti: è stata chiesta l’espulsione dei tre cittadini tunisini arrestati per l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ventenne nel corso del Concertone del Primo maggio a Roma. I tre, tra i 22 anni e i 25 anni, venuti in Italia con una richiesta di soggiorno per studio, sono stati bloccati dagli agenti del commissariato Esquilino intervenuti su richiesta della vittima. Si sono visti convalidare l’arresto dal giudice che, però, in attesa del processo, ha imposto loro solo l’obbligo di firma.

Incredibile, soprattutto se parliamo di una violenza inaccettabile, denunciata però solo da una parte politica. Sì, perchè da sinistra poche, pochissime voci hanno stigmatizzato l’episodio di Piazza San Giovanni. Stesso discorso per movimenti femministi & Co. I sindacati hanno salvato la faccia con una ferma e immediata condanna: “Un fatto grave e intollerabile, che colpisce ancora di più perché avvenuto in un contesto che ha lo scopo di promuovere diritti e libertà delle persone. Proprio dal palco del Concertone con forza e chiarezza, sono stati lanciati messaggi contro ogni forma di violenza, discriminazione e sopraffazione, in particolare contro quella che colpisce le donne”.

Per carità, la posizione dei partiti di opposizzione è particolarmente scomoda: fornire solidarietà alla giovane vittima sarebbe un assist alla destra. Stesso discorso per l’immediato ritorno in libertà dei tre stranieri. Però é la storia a mettere in evidenza tutte le contraddizioni della sinistra. Sì, perchè non può tornare in mente l’atteggiamento del Pd e dei suoi presunti alleati sul caso di presunte molestie relativo agli alpini. Nel maggio del 2022, in occasione del consueto raduno, a Rimini sono state denunciate molestie da parte di giovani. Commenti inopportuni (“hai delle belle gambe”, ndr) e cose simili, seguiti naturalmente da fango senza limiti e commenti al vetriolo. Il resto è storia: una sola, singola, denuncia, seguita dalla richiesta di archiviazione della Procura.

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Ma come: anni fa avevate fatto l’inferno per gli alpini mentre per i tre molestatori stranieri del Concertone nessuno dice niente? Eppure c’è una bella differenza tra qualche complimento, al massimo qualche fischio, e un tentato stupro, evitato solo dall’intervento delle forze dell’ordine in borghese e dal coraggio dell’amica della vittima. Un doppiopesismo peloso, indigesto, patetico. Perchè ricordiamo anche le filippiche dei soliti noti, con qualche solone che si era spinto a chiedere la messa al bando degli alpini. E ancora le offese, gli attacchi, le diffamazioni. Sì, perchè a un certo punto sembrava che il raduno degli alpini fosse un concentrato di molestatori. Se seguissimo il protocollo della sinistra, dovremmo dire che anche il Concertone del primo maggio è un insieme di presunti violentatori. Tranquilli, non lo faremo: il buonsenso è ancora tra noi.

Insomma, la sinistra è il regno dell’ipocrisia. Una conferma, una certezza: nulla di nuovo all’orizzonte. Nessuna condanna, nessuna nota infuocata, nemmeno una parola di biasimo. Anzi: “le polemiche della destra fanno schifo”, l’unico triste sussulto. Una linea molto distante dall’inclusività, dai diritti e dal rispetto verso tutti sbandierati un giorno sì e l’altro pure. La realtà di oggi è amara: chi molesta esce indisturbato e chi denuncia non può contare sul sostegno di tutti. E perchè? Perchè la verità é che non esiste integrazione senza rispetto? Perchè la nazionalità dei molestatori è straniera e quindi la destra rischierebbe di ottenere qualche punticino in più nei prossimi sondaggi?

Franco Lodige, 6 maggio 2025

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