Non di solo sondaggi vive l’uomo politico, certo. Ma leggerli e trovarli positivi, di sicuro, fa bene al morale. Dopo neppure un mese di governo degli Stati Uniti, infatti, Donald Trump inizia a fare i conti con il sentiment dell’elettorato americano che osserva le sua rivoluzione a suon di decreti e accordi di politica estera. L’addio ai programmi di inclusività, i tagli miliardari alla spesa pubblica di Musk, la telefonata con Putin per chiudere la guerra in Ucraina, l’addio all’Idra dell’Usaid, l’uscita dall’Oms, la dichiarazione di soli due generi “maschile e femminile”, i dazi (poi sospesi) a Canada e Messico, la guerra ai trafficanti di droga paragonati ai terroristi, lo stop allo ius soli, eccetera eccetera eccetera. Cosa ne pensano gli elettori?
Secondo un sondaggio realizzato dalla Cbs, non esattamente un network “schierato” senza se e senza ma al fianco del neo presidente, il 53% degli americani approva l’operato di Donald Trump nelle prime settimane in carica. Non solo. Addirittura secondo il 70% degli interpellati il presidente sta facendo quanto promesso in campagna elettorale. Che poi sarebbe l’essenza della democrazia. Infine, The Donald è definito dal 63% degli americani “energico” e dal 58% “efficace”.
Mica male. Il tutto nonostante in Italia non si faccia altro che parlare dei suoi difetti, delle fotografie dei migranti “deportati”, dei suoi eccessi verbali che certo esistono ma non possono diventare l’unico metro di giudizio della sua presidenza.
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