Chiesa

Conclave, i cardinali hanno votato: la fumata è nera

Iniziato il Conclave. La prima votazione per l’elezione del Papa è “nera”. Tanti i fedeli in piazza in attesa della fumata

La prima fumata è nera. I cardinali elettori hanno votato e, come da regola del Conclave, hanno proceduto al primo scrutinio per l’elezione del Pontefice. Tanti i fedeli in piazza che sono accorsi a San Pietro per assistere alla fumata, che però annuncia il mancato raggiungimento dei due terzi dei voti necessari ad eleggere il nuovo Santo Padre. Il comignolo ha iniziato a fumare alle 9.03, dopo una lunghissima attesa, più di quanto previsto: sono diverse le ipotesi sul “ritardo”.

L’avvio del conclave

Il 7 maggio 2025 è iniziato ufficialmente il Conclave per l’elezione del 267° Papa della Chiesa cattolica. Con il rituale dell'”Extra Omnes”, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, ha chiuso le porte della Cappella Sistina, dando il via al processo di votazione. All’interno restano solo i 133 cardinali elettori, provenienti da 66 Paesi diversi, insieme al maestro e al cardinale Raniero Cantalamessa, che ha tenuto l’ultima meditazione prima delle operazioni di voto. Dopo la meditazione, anche loro hanno lasciato la cappella per consentire ai cardinali di procedere.

Preghiera e giuramento nella Cappella Sistina

La giornata è cominciata con la Messa “Pro eligendo Pontefice” celebrata presso la Basilica di San Pietro, con la partecipazione di oltre 5.000 fedeli. Successivamente, i cardinali si sono riuniti nella Cappella Sistina, passando per una processione solenne partita dalla Cappella Paolina. Nella Sistina ciascun cardinale ha prestato giuramento di segretezza assoluta sulle operazioni del Conclave, leggendo la formula ufficiale: “Promitto et iuro…”.

La discussione durante il pre-Conclave

Nelle riunioni preliminari al Conclave, i cardinali hanno affrontato questioni di grande rilievo per il futuro della Chiesa. Tra i temi principali discussi ci sono stati gli abusi all’interno della Chiesa, la trasparenza finanziaria e le riforme in corso, ereditate dal pontificato di Papa Francesco. Inoltre, i cardinali hanno condiviso il desiderio di proseguire gli sforzi per arginare i conflitti mondiali. È stato ribadito l’appello per un cessate il fuoco in Ucraina e Medio Oriente, oltre che in altre zone martoriate dalla guerra.

La scelta del prossimo Papa e i papabili

Tra i partecipanti emergono alcune figure considerate “papabili”, come il cardinale Pietro Parolin, ex Segretario di Stato Vaticano, e Luis Antonio Tagle, definito dalla stampa “il Francesco dell’Asia”. Durante la processione d’ingresso, i papabili sono stati osservati con grande attenzione, dato che molti fedeli e osservatori cercano di intuire chi possa essere il successore di Bergoglio.

Secondo la Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, il Conclave segue un rigido protocollo. Lo scrutinio è iniziato con tre fasi principali: preparazione e distribuzione delle schede, estrazione dei cardinali incaricati per le varie mansioni e le votazioni vere e proprie. A oggi, non è stata confermata la necessità di assistenza per gli elettori, sebbene il cardinale Vinko Puljic abbia dichiarato di aver ricevuto aiuto per entrare in Sistina a causa di problemi di salute. Come da tradizione, le schede sono state bruciate alla fine di ogni voto, generando il caratteristico fumo che annuncia al mondo l’esito della giornata.

Articolo in aggiornamento