Zanzara tigre

“Il problema sarebbero le cannette? Andate a fare in c***!”

L’editoriale di Giuseppe Cruciani, conduttore della Zanzara su Radio24: dalla liberalizzazione delle droghe al caso Soumahoro

La Zanzara 30 giugno 2023

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani è tornato sulla polemica relativa alle droghe leggere: “In Europa il consumo di alcol è responsabile di circa un milione di decessi ogni anno. 2545 ogni giorno. In Italia ogni giorno 48 persone muoiono a causa dell’alcol, 17mila ogni anno. Accorcia la vita di 4 anni con 18 bicchieri a settimana,” ha detto il conduttore, sottolineando la gravità del problema. Ha proseguito poi citando i danni del fumo di tabacco: “93mila morti all’anno. 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le donne.”

Il conduttore di Radio24 ha poi sollevato il tema della dipendenza dal gioco d’azzardo: “1,3 milioni di italiani sono malati, patologici da gioco d’azzardo”. Dopo aver elencato questi dati, Cruciani ha espresso il suo disappunto per la recente polemica sollevata dal premier Meloni sull’uso degli stupefacenti: “Ed il problema sarebbe la marijuana? Le cannette? Andate a fare in c***o!”

Cruciani ha quindi rivolto la sua attenzione al caso del deputato Aboubakar Soumahoro, che è stato oggetto di cori definiti razzisti in Parlamento: “Ogni volta che Soumahoro interviene alla Camera si alzano dei cori, degli ululati, delle grida, degli schiamazzi di chiaro segno razzista. È uno schifo, una vergogna.” Il conduttore ha poi affermato che, indipendentemente dalle sue posizioni politiche, Soumahoro “è un deputato della Repubblica e, che piaccia o meno, è stato eletto come è stato eletto il signor La Russa o come è stata eletta la signora Meloni. È stato eletto con le norme democratiche e con le norme che sono in vigore adesso.”

Cruciani ha quindi condannato i cori razzisti rivolti al deputato: “Il fatto che venga accolto con ululati, che hanno un riferimento chiaro al fatto che è negro, è uno schifo. Lo posso dire chiaro e forte: è uno schifo.”