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La Fattura Orwellettronica

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Ricevo da uno dei nostri commensali della Zuppa e che si occupa di fisco, una lettera che pubblico integralmente. È descritto in modo semplice come ad una norma di decreto corrisponda da una parte il nostro impegno a rispettarla e dall’altra una burocrazia assurda a vigilarla. Questa lettera ci fa capire come la fattura elettronica, oltre a questioni di privacy, pone nuove grandi questioni come quella della burocrazia digitale. Che è peggiore di quella reale. Qui non si discute se essere favorevoli o contrari alla fattura elettronica, ma della sua folle applicazione pratica. Esagero? Leggete di seguito.

Caro Nicola,
sono molto sensibile al grande fratello fiscale che i nostri ultimi ministri del Tesoro stanno mettendo in cantiere ormai da anni. Ora mi trovo ad affrontare la mostruosità della fattura elettronica su cui spero avrai modo di indagare. Mi sto incaponendo pervicacemente nell’utilizzare la modalità gratuita fornita dallo stato nella sua figura di Agenzia delle Entrate e Riscossione.

Lo voglio fare: a) perché non tollero di dover pagare un privato per svolgere un obbligo di Stato; b) perché non ho alcuna garanzia che questo signor privato (che poi tanto privato non è visto che campa grazie ad obblighi di legge) tra uno o due anni non mi strangoli con tariffe da strozzo; c) perché chissà se tra dieci anni egli esisterà ancora con tutto il mio archivio di fatture o mi lascerà in balia della giustizia italica. Già mi vedo, infatti, l’inquirente di turno “caro signore, se lei si è rivolto ad una azienda che è scomparsa con lo storico delle sue fatture, se la deve vedere con loro. Se non ha le fatture, per noi ha evaso”.

Fantascienza? Io non credo. E poi non so se hai notato: da quando allo Stato italiano è venuta in mente la “digitalizzazione” spuntano sempre le stesse 8 aziende. Sempre le stesse. Quella dell’isola, quella che ti certifica, quella che fa la pubblicità su Radio24 ogni dì eccetera.
Sempre, costantemente le stesse. Transeat.

Ho quei trent’anni di informatica alle spalle quindi non proprio uno sprovveduto. Eppure, solo che per capire come diavolo entrare nel programma di agenzia delle entrate, sono diventato matto.
Valga per tutti questo link https://helpdesk.spid.gov.it/knowledgebase.php?article=19
Ti prego, leggilo. Sono tre righe. Poi fammi sapere: è una delle FAQ dell’Agenzia. Comunque, SPID e CNS sono due dei TRE metodi identificativi con cui si può entrare ma nessuno ti sa dire la differenza. Prova a telefonare o scrivere. Io l’ho fatto, per giorni. Finalmente (con un aiutino all’interno di AdE, lo confesso) con il PIN del cassetto fiscale entro nel sistema per la fattura elettronica. Ed eccoci qui.
https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/schede/comunicazioni/fatture+e+corrispettivi/software+compilazione+fattura+elettronica/indice+sw_compilazione+fatturaelettronica

Per usare il software di fattura elettronica devi installare la cosiddetta Java Virtual Machine raccomandata da Ade.  Il link si trova nella stessa pagina. Peccato però che tale link porti ad installare un programma obsoleto non più supportato da nessuno dei browser in commercio.
Ovvio. Nel tempo in cui un dirigente statale pensa con quale penna d’oca vergare la comunicazione ai suoi sottoposti con articoli e commi, Microsoft ha fatto uscire 3 versioni di sistema operativo e Apple sei nuove piattaforme. Digitalizzare lo Stato italiano è come mettere l’uomo di Neanderthal a pilotare un F35. Infatti AdE ti consiglia di installare roba talmente vecchia che nessuno dei browser in commercio la supporta più dal 2017. Link, Browser, Java… ma tu lo vedi un falegname della Val Trompia che deve emettere fattura?

Nel mentre mi prendo a calci il cervello per arrivare ad una soluzione, mi arriva un’e-mail con una nota del Garante della Privacy che stigmatizza l’assoluta mancanza di sicurezza della fattura elettronica. E rifletto. Prima la psicopolizia aveva un riassuntivo delle tue vendite, che poi è ciò che le dovrebbe servire per vedere se paghi le tasse giuste. Ammesso che giuste siano. Ma da domani avrà la singola vendita. Il singolo prodotto con il suo prezzo, senza alcuna criptazione né vincolo sull’accesso a questi dati. Addirittura, in un bel formato XML, caricabile su qualsiasi sistema informatico in men che non si dica. Raggruppabili, studiabili. Tutto il traffico delle Partite IVA italiane in un bel database centralizzato. E così il signor Qualunque, sia esso dipendente di Agenzia delle entrate o, peggio, di una delle poche software house, potrà prendere tutte le vendite dell’azienda pincopallino o addirittura di un intero settore e, che so, dimenticarle in qualche e-mail a qualche concorrente o, perché’ no, a qualche grande corporation tipo quella con la A. Infatti, con grandi proclami, il sito Agendadigitale.eu ci vuole dimostrare quanto sia utile la fattura elettronica e, per farlo, cita gli eccellenti esempi in cui questa pensata esiste già. Economie di grande libertà e successo. Cile, Messico, Brasile e Portogallo. Basterebbe per farli chiudere baracca.
Diciamoci la verità, Nicola, ma chi era Orwell a confronto di Agenzia delle Entrate?

IL GARANTE SULLA PRIVACY E LA FATTURA ELETTRONICA
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9059957

SOFTWARE DI COMPILAZIONE FATTURA ELETTRONICA DI AGENZIA DELLE ENTRATE
https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/schede/comunicazioni/fatture+e+corrispettivi/software+compilazione+fattura+elettronica/indice+sw_compilazione+fatturaelettronica
(provare a cliccare “Per eseguire il software è necessario utilizzare la Java Virtual Machine. Si consiglia di utilizzare sempre la versione più aggiornata disponibile” E poi provare ad eseguire il download)

L’IMPRESSIONANTE EDITORIALE DI AGENDADIGITALE.EU
https://www.agendadigitale.eu/documenti/la-fatturazione-elettronica-in-europa-e-nel-mondo-il-confronto/

 

 

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