Politica

Guarda il video

Meloni supera l’esame Trump. E la sinistra apre il festival della rosicata

Successo del premier negli Stati Uniti. Italia in prima linea nel dibattito con gli Usa e ponte per l’Europa

meloni trump

Un incontro all’insegna della cooperazione per “rendere l’Occidente più forte”, sulla scia dello slogan trumpiano Make America Great Again, simbolo della sua ascesa alla Casa Bianca. È questo il clima che ha caratterizzato il faccia a faccia tra Donald Trump e Giorgia Meloni, un colloquio tanto atteso quanto delicato. Le insidie erano parecchie – dall’imprevedibilità del presidente americano al format del summit che si prestava a uno show come successo con Zelensky – ma il verdetto è lapalissiano: un grande, grandissimo successo per il premier italiano.

Trump ha espresso parole di profonda stima nei confronti dell’Italia e della Meloni, a testimonianza dell’importanza del dialogo in ambito internazionale, con buona pace di chi invoca lo scontro per ogni banalità. Il vertice di ieri conferma ancora una volta la ritrovata centralità internazionale dell’Italia e l’autorevolezza del governo. Un ottimo risultato ottenuto in un momento particolarmente complicato tra i conflitti in corso e la potenziale guerra dei dazi, che elegge di fatto la Meloni a punto di riferimento dell’Europa. E parliamoci chiaro: in meno di tre anni ha raggiunto traguardi che i vari primi ministri di sinistra e tecnici, compresi i guru come Mario Draghi, si erano solo sognati.

Leggi anche:

Ma non solo. La Meloni ha raccolto il successo di Washington nonostante i tanti a sinistra che tifavano per il fallimento. Sarà stata una nottata difficile per i compagni, per tutti coloro che speravano in un buco nell’acqua o magari in una sceneggiata stile Zelensky. Niente di tutto questo. E ora Pd, M5s e compagnia cantante si ritrovano a leccarsi le ferite. Un’unica eccezione, Carlo Calenda, leader di Azione: “Ci sono due fatti molto positivi nell’incontro tra Meloni e Trump. La premier ha tenuto la barra dritta sull’Ucraina ed è riuscita a convincere Trump a incontrare l’Ue in Italia per discutere dei rapporti comuni. Meloni non ha rotto il fronte europeo ma si è accreditata come ponte tra Usa e Ue. Bene dunque per l’Italia”. Ma non tutti hanno dato la precedenza all’onesta e al buonsenso. Pensate, c’è persino chi prova a distorcere la realtà, raccontando castronerie e parlando persino di fallimento. Uno sciacallaggio sul nulla che gli italiani non valuteranno positivamente alle urne. Anzi.

Iniziamo il festival delle rosicate con il leader di Italia Viva Matteo Renzi, ricordato in ambito internazionale pressoché per il suo inglese: “L’incontro tra Meloni e Trump è stato il trionfo dei complimenti e degli elogi. Adesso però aspettiamo i fatti. Trump parla bene della Meloni, Meloni parla bene di Trump. Noi pensiamo invece che i sovranisti stiano governando male e che il protezionismo sia un problema per il Made in Italy. Alla Casa Bianca grandi sorrisi: speriamo che possano tornare a sorridere anche le nostre aziende. Per le quali al momento restano dazi e incertezza”. Ma per salire di livello dobbiamo spostarci nel presunto campo largo: partiamo dal sempreverde Nicola Fratoianni, che parla di “Meloni cameriera”. Comicità allo stato puro. Il collega rossoverde Angelo Bonelli non è da meno: “Altro che sovranismo: obbedienza ai diktat di Trump”.

Un grande show è quello del M5s, con attacchi quantomeno originali. Per Bruno Marton la Meloni è la “valletta di Trump”, mentre per Francesco Silvestri la leader del governo “è diventata una suddita a stelle e strisce”. Mentre la stampa internazionale celebra la mediazione del premier, arriva Riccardo Ricciardi a spiegarci che quella di ieri alla Casa Bianca è stata “un’umiliazione”. Ed eccoci al Pd, anche se non c’è molto da dire. Sì, perché la rosicata dem è la più sopraffina. Da Elly Schlein ai vari soloni che negli ultimi giorni avevano profetizzato figuracce e flop, neanche mezza parola sul vertice dello Studio Ovale. Un silenzio che vale molto più di certe stupidaggini.

Franco Lodige, 18 aprile 2024

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it
la grande bugia verde

SEDUTE SATIRICHE