Politica

Occhio Schlein, qual è il vero obiettivo del masaniello De Luca

Il governatore della Campania con la scusa di attaccare Meloni vuole prendersi la segreteria dem

© Stephane Bidouze tramite Canva.com

No, Vincenzo De Luca non è affatto fuori controllo. Anzi, tutt’altro. Il governatore della Regione Campania è più che mai lucido e deciso a mettere le mani sul Partito democratico. Lo show che l’ex sindaco di Salerno ha mandato in scena venerdì a Roma non è per nulla frutto del caso o figlio di un raptus di follia. Vincenzo De Luca è un uomo teatrale, scaltro e navigato, e nella sua lunga carriera politica è sempre riuscito a insinuarsi laddove ha fiutato degli spazi da poter occupare per trarre il massimo profitto da situazioni di malcontento popolare.

Un esempio su tutti: il risultato plebiscitario ottenuto alle ultime elezioni regionali campane, allorquando il governatore uscente seppe sfruttare al meglio il periodo pandemico per crescere in popolarità e consenso ed imporsi nettamente sugli sfidanti, incassando quasi il 70% del favore popolare. Adesso, con il secondo mandato da presidente di regione ormai prossimo alla scadenza, e con poche certezze circa l’eventualità di un terzo, De Luca si è convinto a mettere nel mirino il bersaglio grosso: la segreteria nazionale dem.

Con il tonfo elettorale del suo partito altamente probabile alle Europee in programma il prossimo giugno, e la leadership di Elly Schlein sempre più traballante, il governatore della Campania potrebbe, o meglio vorrebbe, essere l’uomo giusto al momento giusto per tentare di risollevare le sorti di un Pd ormai in crisi perenne. La marcia di Vincenzo De Luca verso la segreteria di Largo del Nazareno partirà dal Mezzogiorno, e avrà come cardine la lotta contro l’autonomia differenziata. L’attuale presidente campano ha infatti colto prima di tutti l’insoddisfazione diffusa tra gli amministratori locali del Meridione contro il provvedimento fortemente voluto dalla Lega, e ha compreso di poterne fare una bandiera da sventolare contro un esecutivo da dipingere agli occhi dell’opinione pubblica come antimeridionalista.

Ed è proprio sulla presunta spaccatura tra Nord e Sud del paese, che secondo la macchina propagandistica deluchiana verrebbe a originarsi per effetto della legge sulle autonomie, che il governatore della Campania vorrebbe puntare per aprire una crepa nel centrodestra di governo ed ergersi quale nuovo paladino dei diritti del Mezzogiorno ed unico vero baluardo da opporre allo strapotere politico di Giorgia Meloni. E quanto accaduto nelle scorse ore a Roma ne è la riprova. I pesanti attacchi sferrati dall’ex primo cittadino di Salerno all’indirizzo Presidente del Consiglio non sono figli della frustrazione o dell’improvvisazione, bensì di una strategia ben definita mirante a scalfire la granitica leadership della Meloni, delegittimandola quale guida di un esecutivo anti Sud, e creare altresì un dualismo tra la stessa leader di FdI e il governatore campano, da dipingere invece quale nuovo salvatore della Patria, dell’Italia unica e indivisibile.

Vincenzo De Luca è dunque pronto a vestire i panni del nuovo Masaniello, e guidare la rivolta popolare contro l’esecutivo in carica, per poi lanciare un’opa sul Partito democratico all’indomani del voto europeo di giugno. Non diteci che non vi avevamo avvisato.

Salvatore Di Bartolo, 18 febbraio 2024

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