Politica

Occhio sinistra, il governo Meloni abolirà il voto

Meloni Palazzo Chigi Voto (1) © çoban tramite Canva.com

Siamo i primi a dare notizia che da pochi minuti il governo Meloni è a un passo dalla crisi istituzionale. Un dossier segreto del governo Meloni sembra dare ragione all’opposizione. Un dossier che rivela come i timori della sinistra su un premierato fossero fondati. Come rivela il documento inedito “Colpo di Status – come prendere il potere in 10 giorni” la maggioranza, senza ricorrere alle armi, entro il giugno 2024 eliminerà le votazioni.

L’opposizione da pochi minuti si è subito spaccata in diverse correnti: secondo i più informati i sindacati hanno già proclamato quindici “venerdì, sabato e domenica di sciopero generale dei lavoratori” e per il prossimo weekend una manifestazione al Circo Massimo a cui si prevede parteciperanno 500mila persone da tutta Italia: treni speciali – visto lo sciopero – già istituiti da Dicembre solo per i tesserati del partito (2 euro e obbligo assoluto di frequenza a 10 Feste dell’Unita).

Per il 6 gennaio seduta straordinaria del Parlamento per chiedere caduta del governo, dimissioni della premier e subito un governo democratico di tecnici scelti dalla leader di sinistra senza andare alle urne. Il nuovo partito, fondato in queste ore, “PPDSS” (Partito Popolare Democratico SS) si oppone fermamente perché “non abolire le elezioni è una manovra svantaggiosa per la sinistra tutta perché così per una volta non perdiamo”.

Il “Movimento” per par condicio ha subito chiesto l’abolizione della magistratura soprattutto in Sardegna e immunità ai villeggianti in Sardegna e ai loro figli. Dall’Arabia Saudita immediato comunicato ufficiale di sdegno di “Italia vive Italia” ma non ancora tradotto perché scritto in inglese dal leader. I due sindacati che non aderiscono allo sciopero generale hanno sottolineato come senza elezioni si perdono posti di lavoro: niente più scrutatori, stampa di schede copiative matite e manifesti elettorali.

Nulla è trapelato, per adesso ma si aspetta a ore, dei 10 punti. Già da questa mattina sono previste maratone televisive senza audio e da domani in tutte le librerie il nuovo libro di Bruno Vespa con rivelazioni inedite sul dossier.

Mi risveglio ed è gennaio 2024. Meno male, un incubo. Mi alzo. Accendo la televisione. Tiro un sospiro di sollievo. Le televendite di materassi sempre all’ultimo giorno di sconto eccezionale sono in onda come sempre. Mi guardo allo specchio e penso allo scampato pericolo di un regime. Peccato che io come tanti italiani non ci rendiamo conto che viviamo in un reame. Neanche le opposizioni ci tengono a farci comprendere che un Regime lo puoi abbattere perché è visibile ma un reame? Puoi combattere contro una dittatura che ci tiene prigionieri con le punizioni ma noi siamo prigionieri con i piaceri. E chi è disposto a combattere contro un mare di divertimenti? Perché non si combatte questo?

Viene alla mente la frase dello scrittore George Bernanos quando nel romanzo I grandi cimiteri sotto la luna scrive: “Esiste una borghesia di sinistra e una borghesia di destra. Non c’è invece un popolo di sinistra e un popolo di destra, c’è un popolo solo”.

Gian Paolo Serino, 6 gennaio 2023

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