Esteri

Putin non ha vinto ma la vera sconfitta è l’Europa

Dopo un ventennio di subalternità energetica verso il Cremlino l’Ue ha perso il gas dell’Est e qualsiasi ruolo geopolitico nel nuovo equilibrio

L’accordo Usa-Ucraina segna la fine di una guerra divenuta ormai platealmente inutile, di un labirinto senza uscite. Gli americani si assicurano la ricostruzione del Paese e mettono un piede, anzi due piedi solidi, nel cuore d’Europa. Gli ucraini grazie al nuovo patto con gli Usa avranno una sicurezza e una difesa ben più stabili di qualsiasi pezzo di carta firmato con la Ue.

Putin non si capisce cosa vinca: per qualche fazzoletto di terra in più ha creato e alimentato un irriducibile neo-nazionalismo ucraino e fa i conti con una Turchia sempre più aggressiva nel Bosforo, ha perso la presenza in Siria e ogni influenza in Medio Oriente, si è giocato nel Mar Nero tutta la marina militare in una disperata battaglia navale e rischia ora di consegnarsi come ostaggio a Pechino portando in dote un’economia sempre più dominata dallo sforzo bellico.

L’Europa è però, politicamente, la vera sconfitta: dopo un ventennio di subalternità energetica verso il Cremlino ha perso il gas dell’Est, il grande gasdotto simbolo dell’ambigua alleanza fra Germania e Russia, qualsiasi vero ruolo geopolitico nel nuovo equilibrio creato a casa sua, nel cuore del continente. Anche se il bilancio più tragico è quello dei morti. La loro inutilità, le loro trincee, le loro facce smarrite ricordano scene d’altri tempi. Scene da Prima Guerra Mondiale.

Giovanni Negri, 3 maggio 2025

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