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Sea si lascia il Covid alle spalle e taglia le emissioni

Con una lenta ripresa del Traffico dopo la pandemia gli aeroporti di Milano e Malpensa, gestiti da Sea, si preparano a trasformarsi in motori del nuovo trasporto aereo verde, così da accompagnare il Paese verso un futuro sostenibile e centrare lobiettivo della neutralità carbonica posto a livello internazionale. La nuova sfida di Sea fa perno sul progetto Olga (acronimo di hOListic Green Airport), già approvato e finanziato dalla Commissione europea, e vedrà la società guidata dallamministratore delegato Armando Brunini lavorare in parallelo ad altri scali europei. Vediamo di che cosa si tratta, nella consapevolezza che Sea rappresenta un asset strategico per tutto il Paese anche per il suo ruolo di propulsore del Turismo, settore che da solo vale il 13% del Pil.

 

L’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini

OLGA, 34 milioni per abbattere subito le emissioni

Il progetto Olga punta a mitigare l’impatto ambientale del settore aeronautico, tramite misure innovative per ridurre le emissioni sia in pista sia a terra. Il tutto nellambito di un approccio integrato che porterà, migliorando l’efficienza energetica, ad aiutare la qualità dellaria, la biodiversità e la gestione dei rifiuti. Un obiettivo ambizioso, per cui occorre uno sforzo internazionale. Ecco perchè Olga coinvolge già 57 partner e quattro aeroporti in Europa con i rispettivi stakeholder: appunto per lItalia c’è Sea con l’aeroporto Malpensa, per la Francia lo scalo di Parigi-Charles de Gaulle, quello di Zagabria in Croazia e quello di Cluj in Romania. Il budget totale è di 34 milioni di euro, di cui 25 milioni saranno concessi dalla Commissione Europea per un periodo di 60 mesi. Gli esperti sono certi che il progetto raggiungerà molto rapidamente dei risultati quantificabili, con un immediato beneficio per la qualità della vita dei cittadini. In particolare si otterrà una comprovata riduzione di CO2, con il miglioramento della qualità dell’aria e alla conservazione della biodiversità. Ulteriori impatti positivi sono quindi attesi a livello sociale, ambientale ed economico con ricadute che dallambito locale si propagheranno fino allambito nazionale e europeo. 

 

 

La grande scommessa sullidrogeno

“OLGA ci spinge ad accelerare i nostri sforzi sulla sostenibilità ambientale. Il nostro focus principale sarà la realizzazione di iniziative legate all’utilizzo dell’idrogeno sia per i veicoli aeroportuali che per la connettività. Inoltre, svilupperemo modelli e soluzioni per la conservazione della biodiversità nelle aree circostanti l’aeroporto di Malpensa, sottolinea Armando Brunini, amministratore delegato di SEA. Liniziativa si inserisce infatti in un preciso percorso del gruppo aeroportuale verso la sostenibilità che ha già proposto di realizzare una valle dell’idrogeno a servizio non solo del traporto aereo ma di tutta la nuova mobilità verde. Tornando nello specifico a Olga, Sea utilizzerà i fondi ricevuti nellambito del progetto a anche per realizzare insieme a Snam un impianto per lalimentazione a idrogeno dei mezzi di terra dello scalo. Un primo prototipo di rifornimento e una novità assoluta per quanto riguarda il panorama degli scali italiani, che farà da apripista ai più grandi impianti per lalimentazione degli aerei. In particole la soluzione infrastrutturale progettata da Snam prevede linstallazione di un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili, abbinato a un compressore, a un sistema di stoccaggio e a un impianto di erogazione. Il progetto, che ha ricevuto un contributo europeo di 1,1 milioni, dovrebbe essere pronto per il 2023-2024. 

La corsa alla decarbonizzazione

Lidrogeno sarà un elemento importante nella corsa green del gruppo guidato da Brunini. Va ricordato infatti che Airbus uno dei maggiori produttori di aerei al mondo stima che nel 2035 sarà in grado di far volare i primi aerei con questo tipo di alimentazione e spinge gli aeroporti ad organizzarsi per arrivare a quella data pronti per rifornire i nuovi mezzi. Lidrogeno, peraltro, oltre ad abbattere le emissioni degli aerei può aiutare anche a contenere le attività di trasporto aereo a terra, che da sole da sole rappresentano circa il 2-3% delle emissioni totali dellindustria aeronautica: ovvero 15-20 megatoni di emissioni di CO2 allanno a livello globale che potrebbero essere abbattuti. Sea sta inoltre lavorando su molti altri fronti per la riduzione le emissioni inquinanti: dalla sostituzione delle navette passeggeri e dei veicoli operativi con nuovi mezzi elettrici, allimpegno per attrarre compagnie che investono in flotte di ultima generazione, ai recenti accordi di collaborazione tecnica con il parco del Ticino per preservare la biodiversità dellambiente intorno a Malpensa. A cui aggiunge  lultimo accordo con Skyports, leader mondiale nella progettazione e gestione di vertiporti, per la realizzazione di una piattaforma per velivoli elettrici adatti alla nuova mobilità urbana: taxi volanti a decollo verticale che si riveleranno preziosi anche per la logistica degli spostamenti in occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina.

Traffico in ripresa negli aeroporti Sea

Il traffico aereo è in leggera ripresa negli scali di Milano Linate e Malpensa. La voglia di tornare a viaggiare degli italiani, sia per lavoro sia in famiglia, si può toccare con mano nelle sale daspetto e tra i duty free dei due aeroporti; così come la ripresa dellincoming sia turistico sia business. Insomma il riflesso della corsa del Pil superiore al 6% si sente. Certo per recuperare i livelli pre-Covid c’è ancora spazio: oggi il sistema milanese viaggia infatti a circa -38%, rispetto a -85% dell’inverno scorso, peraltro con notevoli differenze tra segmenti di traffico e aeroporti. Linate, che è più focalizzato sulle destinazioni domestiche ed europee, sta recuperando più velocemente di Malpensa, che ha una quota importante di traffico intercontinentale oggi ancora alle prese con la pandemia. Se il 2021 si sta per chiudere in chiaroscuro, pur con leggeri segnali di recupero.

 

 

 

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