Esteri

“Siamo preoccupati”. Il monito Usa che mette in guardia l’Ucraina

Gli Stati Uniti hanno mostrato preoccupazioni per le continue offensive dell’Ucraina in territorio russo. Qual è il rischio per Kiev

biden zelensky

Sono le 3.22 del mattino, quando le agenzie di stampa della Federazione Russa riportano nuovi attacchi di droni militari – presumibilmente di Kiev – contro Mosca. Si tratterebbe dell’ennesima offensiva ucraina all’interno dei confini russi, prima incentrata solo sulle regioni limitrofe al confine (in particolare nelle aree di Belgorod, ormai diventata parte integrante del conflitto), ma ormai da qualche settimana anche sulla capitale della Federazione.

Strategia ucraina

Prima l’attacco di due droni al Cremlino, poi i nuovi sabotaggi al ponte di Kerch (l’infrastruttura di 18 chilometri che unisce la Crimea alla Russia), per ritornare ancora alla capitale. La strategia ucraina si sta incentrando sempre di più su quello che molti analisti hanno già definito “terrorismo psicologico” nei confronti della popolazione russa. La finalità di questi periodici attacchi è proprio quella di sfiduciare il popolo, diminuendo il consenso (ad oggi comunque molto alto) espresso a favore di Vladimir Putin. Quasi simultaneamente all’affondo contro Mosca, le forze russe hanno attaccato Kharkiv con droni kamikaze durante le prime ore di oggi, distruggendo due piani di un dormitorio, come riportato dal The Kyiv Independent.

Per approfondire:

L’allarme degli Usa

Ma la vera notizia della giornata proviene dal principale alleato, militare e geopolitico, di Kiev: gli Stati Uniti. Come annunciato poche ore fa dal portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby, la Casa Bianca sarebbe preoccupata dei continui attacchi che la resistenza sta attuando in territorio russo. Un allarme che potrebbe segnare un’angoscia ben più ampia da parte di Biden, ovvero quella di giungere ad un punto di non ritorno, capace di comportare un’escalation a livello mondiale.

“Abbiamo avuto colloqui con gli ucraini riguardo alle nostre preoccupazioni sugli attacchi all’interno della Russia. La nostra posizione è che vogliamo focalizzarci sulla guerra all’interno dell’Ucraina, vogliamo assicuraci che abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per avere successo in questa controffensiva”, ha sottolineato Kirby, rimarcando il fatto che gli Usa non stanno in alcun modo facilitando e men che meno incoraggiando gli attacchi dell’Ucraina.

Nel frattempo, a parlare è anche il consigliere di Kiev per gli Affari Interni, Anton Gerashchenko, il quale ha affermato come le costanti offensive contro le città russe rappresentino “il fallimento dell’invasione”, specificando come Putin ormai sia vulnerabile. “La Russia non è protetta. Tutto ciò che sta accadendo in Russia e a Mosca è una chiara conseguenza della guerra su larga scala che la Russia conduce”, ha poi concluso Gerashchenko. Una strategia, però, che ha fatto venire seri dubbi al principale fornitore ucraino. E chissà se, nel medio-lungo termine, questa preoccupazione potrà rivelarsi cruciale.

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