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La crisi dell'energia

Tetto al prezzo dell’energia, l’accusa al governo: “Questo è un furto di Stato”

La testimonianza dell’imprenditore Donato Coppi a Quarta Repubblica. Ecco la cifra folle che dovrà pagare allo Stato

Donato Coppi è uno dei tanti esempi di imprenditori italiani, che produce vino locale pugliese in una piccola e media impresa di 16 persone, e che ha investito sull’energia rinnovabile, costruendo impianti fotovoltaici. La finalità dell’azienda risultava essere quella di divenire “energicamente autonomi”, ma la crisi energetica di questi mesi, insieme alle misure assunte dal governo Draghi, hanno cambiato radicalmente la situazione.

Ad oggi, il sig. Coppi dovrà restituire, in modo retroattivo, tutta l’energia che ha venduto a più di 50 megawattora, il prezzo standard del mercato prima delle sanzioni europee alla Russia, il cui valore ammonta intorno a 300mila euro. Nonostante tutto, la somma totale da pagare allo Stato, comprensiva delle bollette, arriva fino a 700mila euro, rischiando di “mettere una sana impresa in uno stato di crisi”. Il tutto per un paradosso incredibile: Coppi sarà costretto a vendere l’energia che produce con il fotovoltaico a 50 euro a megawattora (tetto al prezzo imposto dal governo Draghi), ma la notte acquista energia al prezzo di mercato (200 euro a megawattora). Ecco la testimonianza choc.

da Quarta Repubblica del 10 settembre 2022

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