Esteri

Biden ha tradito Israele e indebolito la posizione dell’America nel mondo

Intervista a Pamela Geller: “L’odio per l’America che la sinistra condivide con l’islam sembra prevalere su tutto”. Onu in mano alle forze della jihad globale

Biden guerra Israele Gaza

Pamela Geller è una scrittrice statunitense e presidente dell’American Freedom Defense Initiative, cofondata con uno dei massimi esperti di islam a livello mondiale, Robert Spencer.

Si è distinta per le sue dure critiche all’islam radicale e per l’appassionato sostegno allo Stato d’Israele. In difesa della libertà di parola e in opposizione alla censura politicamente corretta, dopo l’attentato islamista alla sede di Charlie Hebdo a Parigi nel 2015, Geller contribuì a organizzare un concorso intitolato “Draw the Prophet”, ovvero “Disegna il Profeta”. L’evento, che si svolse presso il Curtis Culwell Center di Garland, in Texas, fu oggetto di un fallito attentato terroristico.

È autrice di diversi libri nessuno dei quali tradotti in italiano. Ricordiamo “Fatwa: Hunted in America” (con prefazione di Geert Wilders) e “The Post-American Presidency: The Obama Administration’s War on America” (con prefazione dell’ambasciatore ed ex consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton). Rappresenta oggi una delle voci più incisive del movimento anti-jihad negli Stati Uniti.

L’islam sopra tutto

DAVIDE CAVALIERE: Il 7 ottobre 2023 Israele ha subito un attacco di inaudita violenza, che ha colto di sorpresa la leadership militare e politica. A quali cause attribuisce questo crollo delle difese israeliane?

PAMELA GELLER: La situazione non è ancora del tutto chiara, ma sembra che Hamas abbia condotto una campagna di disinformazione, che ha fatto credere agli israeliani di essere più interessata a governare Gaza che a condurre la jihad. Questo dimostra l’enorme necessità che i funzionari israeliani e tutti i non musulmani abbiano una conoscenza approfondita dell’islam e della jihad, compreso il dettame di Maometto: “La guerra è inganno”.

DC: Durante l’aggressione di Hamas, numerose donne di tutte le età hanno subito violenze sessuali mortali. Le femministe occidentali hanno taciuto tali violenza in nome della “solidarietà” con la Palestina. Possiamo parlare di una complicità della sinistra con lo jihadismo?

PG: È molto chiaro: l’islam ha la meglio su tutte le altre lealtà, non solo per i musulmani, ma anche per le persone di sinistra. L’ho visto innumerevoli volte nel corso degli anni: persone completamente dedite a una causa, come le femministe, tradiscono prontamente i loro principi per non apparire “islamofobici”. L’odio per l’America che la sinistra condivide con l’islam sembra prevalere su tutto.

La soluzione a due Stati

DC: Con schiacciante maggioranza l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che garantisce allo “Stato” di Palestina lo status di membro con la possibilità di partecipare al funzionamento dell’organizzazione. Come giudica questa votazione?

PG: Questo è l’ennesimo indizio che l’Onu, a questo punto, è solo uno strumento in mano alle forze della jihad globale. L’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) è il più grande blocco di voti all’Onu dal crollo del blocco sovietico. L’Onu si comporta come un cane scodinzolante.

DC: L’amministrazione Biden, così come numerosi governi dell’Unione europea, continuano a proporre la “soluzione dei due Stati”. Si tratta di una soluzione praticabile?

PG: La “soluzione dei due Stati” non è praticabile e non lo sarà mai. Gli arabi “palestinesi” non accetteranno mai uno Stato ebraico di qualsiasi dimensione. Continueranno a condurre la jihad fino alla vittoria, a meno che non si trovino di fronte una forza schiacciante dall’altra parte.

L’amministrazione Biden, come tutte le amministrazioni precedenti, pensa ingenuamente che smetteranno di combattere una volta che avranno uno Stato. Non c’è assolutamente alcun fondamento che regga questa ipotesi.

Il tradimento di Biden

DC: Israele è stato attacco con droni e missili balistici dal regime iraniano. Come giudica la reazione statunitense alle azioni dell’Iran?

PG: È stato l’imperdonabile tradimento di un alleato. L’amministrazione Biden passerà alla storia come un regime criminale che ha indebolito drasticamente la posizione dell’America nel mondo e ha reso impossibile per i nostri alleati fidarsi di noi.

DC: Considera auspicabile una guerra per rimuovere gli ayatollah prima che ottengano l’arma atomica?

PG: Una guerra combattuta dall’amministrazione Biden sarebbe solo il preludio di un’altra resa e umiliazione per gli Stati Uniti. Ma gli Stati Uniti dovrebbero lavorare in tutti i modi possibili, a parte la guerra, per rimuovere il regime islamico di Teheran.

DC: Non solo Hamas: i Talebani sono tornati al potere in Afghanistan, l’Azerbaigian minaccia l’Armenia, gli jihadisti stanno spopolando in Africa come in Libano e in Siria. Ci avviamo verso quella che Norman Podhoretz chiamava Quarta Guerra Mondiale?

PG: Grazie alla traditrice e corrotta incoscienza dell’amministrazione Biden, la guerra mondiale potrebbe essere alle porte nel prossimo futuro.

DC: Si avvicinano le elezioni presidenziali. Se la sente di fare una previsione sul risultato finale?

PG: Donald Trump vincerà, e le forze che stanno lavorando per distruggere questa nazione tenteranno nuovamente di rubargli la vittoria.

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