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Ztl Gualtieri, qualche ritocco non basta: la politica ha smarrito il senso della realtà

Marco Palma (FdI): “Non hanno più idea di cosa significhi vivere in una casa in affitto con due figli, magari in periferia”. Ora confronto con Regione e Governo

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Marco Palma, vicepresidente del Municipio Roma XI ed esponente di Fratelli d’Italia, spiega ad Atlantico Quotidiano i rischi derivanti dalla nuova Ztl del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’impatto insostenibile sulla mobilità e le vite delle famiglie romane e dell’hinterland. E lancia un grido d’allarme alla politica nazionale, che sembra aver smarrito la comprensione della realtà.

Coinvolte quasi tutte le auto

TOMMASO ALESSANDRO DE FILIPPO: Può descrivere in cosa consiste la delibera di Giunta? Quanti e quali veicoli saranno coinvolti e a partire da quando?

MARCO PALMA: Dobbiamo ancora ricevere dal Ministero dei trasporti il dato statistico relativo al numerico dei veicoli coinvolti, ma possiamo già denunciare con certezza che le conseguenze della delibera della Giunta colpiranno i proprietari delle auto dell’intero Comune di Roma, zone limitrofe comprese.

Non bisogna dimenticare che Roma è la città del “pendolarismo professionale”, fattore che comporta un volume di cittadini elevato che si sposta in centro dall’hinterland con le auto, la cui vita sarà condizionata, non essendo così difficile raggiungere ormai la nuova Ztl fascia verde.

Il principale problema della delibera sta nelle modalità con cui essa è stata varata, che ha strozzato il dibattito politico sul nascere. Da novembre 2023 a seguire sarà calata una mannaia sui cittadini romani che impedirà progressivamente la circolazione della quasi totalità delle autovetture, diesel Euro 4 ed Euro 5 compresi.

Una fascia d’utenza notevole, se consideriamo che nella Ztl entreranno anche i quartieri popolari come la Magliana. Chi potrà permettersi il passaggio all’elettrico? Ci saranno ricorsi per il valore del bollo auto (tassa di circolazione, che sarebbe di fatto limitata), per non parlare dei costi delle revisioni dove vengono misurati anche i valori dei gas di scarico (circa 85 euro).

Impoverimento delle famiglie

TADF: Si rischia di azzerare improvvisamente il valore delle auto, dato che nessuno acquisterebbe una macchina usata che non può circolare? In tal caso, il passaggio all’elettrico risulterebbe ancor più oneroso.

MP: Esattamente. L’impoverimento strutturale da cui sono investite le famiglie romane – legato principalmente a caro bollette ed inflazione – va ad incidere ulteriormente sul potenziale valore di mercato di un auto messa in vendita per obbligo da un proprietario.

Il trasporto pubblico ridicolo di molte zone di Roma non potrà certo sopperire alle difficoltà. Il sindaco non ha tenuto conto di queste problematiche ed ha agito senza confronto politico e senza ascolto delle istanze territoriali.

No a uno stop incondizionato

TADF: Gualtieri parla di possibile revisione del piano. Si rischia un contentino politico che cambi la forma ma non la sostanza della delibera? Qual è il vostro obiettivo in merito a questo dossier?

MP: Personalmente ho affrontato questa problematica come fosse una crociata. Il punto che il sindaco Gualtieri dovrebbe capire è che non è tollerabile uno stop incondizionato ai veicoli a doppia alimentazione Euro 3 ed Euro 4 diesel dal novembre 2023, dove si dovrebbe quantomeno optare per una deroga.

Il provvedimento è stato partorito con fretta e volontà di polarizzare il dibattito politico, non certo ritenendo fondamentale ottenere un ampio consenso o l’ascolto delle difficoltà reali dei romani. Per chi diventa leader in ambito istituzionale la cosa più grave che possa accadere è l’incapacità di ascoltare e comprendere le situazioni con cui si confronta.

Politica lontana dalla realtà

TADF: Pensate di coordinarvi con le opposizioni di altre grandi città italiane, Milano per esempio, e di rivolgervi al governo nazionale? Il centrodestra si è reso conto dell’impatto sui cittadini determinato da questi provvedimenti?

MP: A mio avviso larga parte della politica nazionale ha smarrito la comprensione della realtà, non avendo neanche più idea di cosa significhi vivere in una casa in affitto con due figli, magari in periferia o con uno dei componenti di famiglia che non lavora.

Una volta i partiti preparavano la propria classe dirigente a ruoli di responsabilità. Con l’espansione della mentalità “uno vale uno” la situazione è diffusamente peggiorata. Con questa delibera Gualtieri e l’assessore Eugenio Patanè vogliono trasformare i cittadini in sudditi.

Confronto con Regione e Governo

Il tavolo di confronto con Regione Lazio e governo nazionale non è solo necessario, ma politicamente fondamentale. Tuttavia, non so se ci sarà la capacità organizzativa di un coordinamento con le opposizioni di altre città, dato che ogni comune ha le proprie esigenze e differenze.

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