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Rebus centrodestra: coerenti e felici o confusi e felici?

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Lo scoglio dell’elezione delle Presidenze dei due rami del Parlamento è stato superato e adesso si presenta l’ostacolo più arduo, ovvero la formazione del Governo. L’elezione del pentastellato Roberto Fico alla Presidenza della Camera e quella della forzista Casellati alla guida del Senato, hanno reso Lega e Forza Italia coerenti e felici, almeno in base alle dichiarazioni ufficiali dei vertici leghisti ed azzurri. Può darsi che lorsignori si sentano davvero così, coerenti e felici, ma per quanto è successo qualche ora prima dell’intesa finale Fico-Casellati e per ciò che dovrà ancora capitare in vista del nuovo Governo, possiamo anche pensare che seguaci di Alberto da Giussano e berluscones siano perlopiù, in questo momento, confusi e felici, come cantava anni fa Carmen Consoli.

A Forza Italia e soprattutto a Silvio Berlusconi probabilmente manca la felicità e rimane soltanto la confusione. Il sorpasso elettorale della Lega già non deve essere stato piacevole per chi, durante un ventennio, è stato il dominus del centrodestra attorno al quale tutto orbitava. La partita per le Presidenze di Camera e Senato ha poi nuovamente ribadito il cambiamento dei rapporti di forza all’interno della coalizione. Berlusconi, attraverso la candidatura di Romani, ha tentato di “piegare” Salvini e soprattutto di impedirgli di fare accordi suoi, ma il leader leghista è andato avanti per la propria strada e ha posto gli alleati, anzitutto FI, davanti al fatto compiuto. Ciò significa che Silvio ancora c’è, tuttavia non è più quel temuto Cesare di un tempo.

Matteo Salvini invece, può dirsi felice, almeno finora, per più ragioni. Ha superato elettoralmente Forza Italia il 4 marzo scorso ed attraverso la mossa Fico-Casellati ha dimostrato una certa bravura che gli deve essere riconosciuta anche da chi non lo ama in modo particolare. Se una camera doveva essere data per forza al M5S, l’altra poteva essere tranquillamente agguantata da qualche leghista, tuttavia Salvini ha preferito cedere il Senato ad un’esponente di FI, potendo così continuare a presentarsi come responsabile, rispettoso degli alleati e non-predatore di poltrone, ma imponendosi di fatto nella coalizione di centrodestra.

Fin qui, chapeau! Ora però bisogna tentare di formare un Governo e giungono quindi le scelte più difficili. Una certa confusione potrebbe non risparmiare Matteo Salvini e il leader della Lega deve stare attento alle prossime mosse perché adesso il rischio di sbagliare è molto più alto. Con Meloni e Berlusconi, Salvini continua a spiegare come l’incarico di formare il nuovo Governo non possa che essere affidato al centrodestra, ma allo stato attuale la coalizione non ha la maggioranza parlamentare e nessuno spiega, nemmeno lui, come si voglia sopperire alla mancanza non trascurabile di una cinquantina di parlamentari. Manca ancora l’ufficialità, ma forse vi è già una pattuglia di nuovi “responsabili” dei quali siamo tutti all’oscuro. Potrebbe essere così, altrimenti non si comprenderebbe la sicurezza con la quale si parla di Governo di centrodestra.

L’altra possibile soluzione maggiormente discussa è rappresentata da una maggioranza Lega-M5S, ma si tratterebbe di un percorso minato per Matteo Salvini. Anzitutto, subirebbe l’abbandono non solo di Forza Italia, ma anche, molto probabilmente, di Fratelli d’Italia, oltre a far storcere il naso a più di un elettore della Lega e se le cose a Palazzo Chigi dovessero andar male, si ritroverebbe solo e senza alcuna sponda politica. Francamente il Movimento Cinque Stelle non offre grandi garanzie a livello di capacità di governo. In ogni caso, anche in un eventuale esecutivo di centrodestra sorretto da qualche responsabile, Salvini stia più attento che sereno perché il vecchio leone ferito Silvio Berlusconi, pur se impossibilitato a comandare, potrebbe giocargli qualche brutto scherzo spinto dal tanto peggio, tanto meglio.

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