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Day by Day: le star della gastronomia mondiale a Paestum e l’eclissi totale di luna al Colosseo

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Una cena unica e irripetibile, organizzata dal congresso internazionale di cucina d’autore Lsdm, che avrà come protagoniste le star della gastronomia mondiale. È quanto andrà in scena lunedì 30 luglio all’ombra del magnifico Tempio di Nettuno con lo scopo di raccogliere fondi destinati a nuovi scavi stratigrafici all’interno del Parco Archeologico di Paestum, una delle perle artistiche dell’intero bacino del Mediterraneo. A dare il proprio contributo ai fornelli saranno Massimo Bottura (Osteria Francescana di Modena), Heinz Reitbauer (Steirereck di Vienna) e Sven Elverfeld (Aqua at The Ritz-Carlton di Wolfsburg), chef pluristellati e ai vertici della The World’s 50 Best Restaurants. A completare la squadra Franco Pepe della pizzeria Pepe in Grani, pizzaiolo dalla fama globale, al primo posto della classifica 2017 della guida 50 Top Pizza, al quale sarà affidata l’apertura dei lavori. “La cucina del futuro è quella che a fianco dell’estetica ha una profonda etica”, sottolinea Massimo Bottura, chef e patron dell’Osteria Francescana, primo ristorante al mondo per la The World’s 50 Best Restaurants: “Il buono senza il bello fa infatti fatica ad esprimersi appieno. Scegliere i prodotti, le materie prime, essere a fianco di contadini, allevatori, pescatori e casari, significa dare il proprio contributo allo sviluppo di un territorio intero, aiutandolo a sopravvivere e a proiettarsi nel futuro. L’ingrediente più importante del cuoco del futuro sarà dunque la cultura, perché è solo la cultura a generare conoscenza e quindi senso di responsabilità. E oggi, così come accadeva un tempo nelle botteghe rinascimentali, abbiamo il dovere morale di trasmettere questi valori facendo formazione. Ma ciò che più conta a mio avviso è cercare di dare un risvolto sociale al lavoro dello chef. Esemplare sotto questo punto di vista, a favore di un uso consapevole del cibo e contro lo spreco alimentare, è il progetto dei Refettori, che ci vede raccogliere fondi e trasmettere le nostre conoscenze ai volontari che fanno da mangiare a chi non ha niente. Perché dopo aver ricevuto tanto è il momento di restituire. Vogliamo rendere visibile l’invisibile”.

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Con l’evento di presentazione svolto a Londra da Quaglino’s, l’esclusiva location a pochi minuti da Piccadilly Circus, si è concluso l’ampio progetto di promozione ideato per raccontare al mondo il nuovo volto di Bisol, la cantina di Valdobbiadene che dal 2014 è entrata a far parte del gruppo Lunelli e che sta diventando sempre più un marchio di riferimento del Prosecco Superiore di Valdobbiadene. “Si è realizzato uno dei più grandi progetti di promozione mai portati avanti da parte di una cantina di Prosecco Superiore, che ha interessato città come New York, Boston, Miami, San Francisco, Londra, Verona, Milano e molte altre città italiane e internazionali”, ha commentato Gianluca Bisol, presidente di Bisol Desiderio e figli: “Abbiamo viaggiato con l’obiettivo di raccontare il Prosecco Superiore Bisol attraverso un nuovo linguaggio, espressione del nostro territorio e della nostra storia, ma che guarda al futuro, interpretando i valori più importanti della marca: unicità, autenticità e tradizione”. Il viaggio è partito da Verona dove, durante Vinitaly, sono state presentate la nuova immagine di Bisol e la rinnovata gamma di prodotti. In particolare sono state degustate in anteprima assoluta il Prosecco Superiore Relio Rive di Guia e il Rive di Campea. “Siamo molto soddisfatti dei riscontri che abbiamo ottenuto sul mercato e del forte apprezzamento dimostrato nei confronti della nuova gamma Bisol e Jeio”, sottolinea Matteo Lunelli, amministratore delegato del gruppo Lunelli e vice presidente del gruppo Bisol: “Riteniamo che il mercato in questo momento sia interessato a scoprire l’eccellenza del Prosecco Superiore e che ci sia in Italia e nel mondo una grande opportunità per Bisol, che vuole confermarsi come un marchio di riferimento di questa denominazione.”

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Lo spettacolo dell’eclissi totale di luna più lunga del secolo e della contemporanea grande e luminosa opposizione di Marte, nel contesto del Parco archeologico del Colosseo: un evento di eccezionale bellezza, unico al mondo. Il 27 luglio, dopo quasi tre anni di assenza torna nei cieli italiani l’eclissi totale di luna. E lo farà in grande stile: in questa occasione, infatti, la luna sarà alla massima distanza dalla Terra e raggiungerà il centro dell’ombra terrestre, generando un’eclissi con una fase totale di circa 103 minuti, la più lunga del XXI secolo. Inoltre, proprio la notte dell’eclissi, Marte raggiungerà l’opposizione al sole mentre sarà prossimo alla sua minima distanza dalla nostra stella, condizione ideale di visibilità per il pianeta rosso, la migliore dopo quella dell’agosto 2003: sarà una cosiddetta “grande opposizione”, con Marte che brillerà luminosissimo nel cielo. “Poiché la luna piena, condizione indispensabile per la sua eclissi, corrisponde alla fase in cui il nostro satellite si trova in opposizione al sole, ne consegue che sia Marte che la luna in eclissi saranno nella stessa regione di cielo, opposta al Sole, a soli sei gradi di distanza l’uno dall’altro: un raro e spettacolare abbraccio tra la luna rossa e il pianeta rosso”, spiega Gianluca Masi, astrofisico, fondatore e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. “Un fenomeno astronomico così unico ed irripetibile merita un evento culturale eccezionale, per condividere con il pubblico il valore e il significato della Bellezza, legame tra le meraviglie del cielo e della terra”, afferma Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo. Per questo, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Parco archeologico del Colosseo e il Virtual Telescope Project hanno predisposto per la serata del 27 luglio, un’osservazione pubblica dal Tempio di Venere e Roma, a pochi metri dall’Anfiteatro Flavio e dall’Arco di Costantino. L’ingresso avverrà da piazza del Colosseo, angolo via Sacra.

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La Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, uno dei più importanti musei d’Italia, fondato il 17 gennaio 1918, che vanta una straordinaria collezione di capolavori di artisti come Duccio, Beato Angelico, Piero della Francesca, Pintoricchio, Perugino e Pietro da Cortona, completa il suo programma di celebrazioni per i suoi primi cento anni di vita, con una mostra, in programma dal 22 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 che porta alla luce il suo enorme patrimonio, che raramente esce dai suoi depositi per ragioni conservative o di spazio. La scelta delle opere, effettuata a seconda del loro grado di conservazione e d’importanza, è stata realizzata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, coadiuvato da una équipe di studiosi quali Michela Becchis, Andrea De Marchi, Alessandro Delpriori, Elizabeth Dester, Gabriele Fattorini, Giulia Mancini, Fabio Marcelli, Matteo Mazzalupi, Veruska Picchiarelli, Marzia Sagini, Daniele Simonelli, Maria Rita Silvestrelli, Federica Zalabra, Emanuele Zappasodi. La mostra riveste un grande rilievo storico-critico: le tavole sono state dapprima oggetto di indagini diagnostiche e interventi conservativi, quindi affidate agli specialisti affinché le studiassero in maniera approfondita. Quello che ne risulta sarà una mostra che amplierà il percorso museale della Galleria, e presenterà nuove scoperte e nuove attribuzioni.

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