Ha destato curiosità (e stupore, per molti versi) l’invito al Nato Defence College di Roma, il 17 dicembre scorso, di un professore russo proveniente dall’Università della tecnologia di Lappeenranta in Finlandia.
L’evento aveva per oggetto proprio le relazioni tra Nato e Russia, e quindi per molti versi era naturale che ci fosse anche un interlocutore russo. Ma il timing dell’evento non è passato inosservato: quasi a lasciare aperta una porta, proprio nel momento in cui le tensioni con Mosca crescono, dopo la reazione russa contro le navi ucraine nel Mar d’Azov.
L’invito è attribuibile a Christine Whitecross, Lieutenant General canadese, che attualmente guida il Nato Defense College.
Dal 2014, a seguito della sostanziale sospensione della cooperazione tra Nato e Russia, i canali di comunicazione sono limitati. È forse ipotizzabile che l’invito sia stato concepito come un modo, in una sede accademica e di dibattito, di lasciare aperto uno spiraglio al dialogo.