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Comune di Napoli, quella gaffe clamorosa sul Primo maggio - Seconda parte

Durante la posa di queste pietre la Comunità Ebraica napoletana ha contestato la presenza dell’assessore alla Cultura Eleonora de Majo che, attraverso i social, si è spesso scagliata contro Israele e il suo stesso diritto di esistere. Per non parlare poi dello stesso sindaco De Magistris che fece attraccare al porto di Napoli le navi della flottiglia che, nell’immaginario di certa sinistra, quasi tutta, avrebbero dovuto rompere il blocco navale che la marina israeliana stava attuando davanti alla Striscia di Gaza al fine di prevenire il passaggio di armi e esplosivi. Famosa la foto pubblicata da varie testate dove si vedeva il sindaco De Magistris con una bandana in testa e il sorriso alla Jack Sparrow mentre teneva ben saldo nelle sue mani il timone di una di quelle barche, neanche stesse affrontando una tempesta oceanica. Per la cronaca la barca era ben ormeggiata alla banchina.

A questo punto possiamo solo sperare una maggiore attenzione del Comune di Napoli, perché da quando il Sindaco De Magistris ha deciso di appoggiare la causa palestinese Tout Court, prova ne è la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen, attuale presidente palestinese ma anche ideatore e organizzatore dell’attentato agli atleti israeliani presenti alle Olimpiadi di Monaco ’72, i rapporti con parte dell’ebraismo, quello sionista, e gli amici di Israele, sono ai minimi storici e basta poco, davvero un niente, per alimentare polemiche e prese di posizione che non fanno certo bene alla meravigliosa città di Napoli.

Michael Sfaradi, 2 maggio 2020

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