Politica

È partita la commissione di inchiesta sul Covid

Al via l’iter per l’istituzione della Bicamerale sulla gestione Conte-Speranza della pandemia

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Ci siamo. La commissione di inchiesta sulla Covid ha lasciato i blocchi di partenza. L’annuncio lo ha dato ieri su Twitter il viceministro delle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, in maniera quasi inattesa. Da settimane si accavallavano voci e indiscrezioni dopo le aperture arrivate non solo, ovviamente, dai partiti di centrodestra ma anche dal Terzo Polo di Matteo Renzi. Ora è ufficiale: il Parlamento ha avviato l’iter per indagare su quanto successo dal febbraio 2020 in avanti, focalizzando l’attenzione sugli errori e le omissioni di quel periodo nero: le mascherine spedite in Cina, l’assenza di un piano pandemico aggiornato, le scelte del ministero della Salute, la campagna vaccinale, la mancata chiusura della Val Seriana, i green pass. “Gli italiani meritano di sapere finalmente la verità – spiega Bignami – e noi siamo pronti a restituirgliela”.

La promessa di Giorgia Meloni

In fondo anche Giorgia Meloni lo aveva promesso nel suo discorso di insediamento. Qualcosa nella gestione Conte-Speranza non ha funzionato. “L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero occidente – disse il premier alla Camera dei Deputati – arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa, decisamente, non ha funzionato e dunque voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello”. Meloni promise l’ascolto “dei medici sul campo” e minore spazio “a linee guida scritte da qualche burocrate”. Più “responsabilizzazione” dei cittadini e meno obblighi. Ma soprattutto assicurò di voler “fare chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica. Lo si deve a chi ha perso la vita e a chi non si è risparmiato nelle corsie degli ospedali, mentre altri facevano affari milionari con la compravendita di mascherine e respiratori”. Quel momento è arrivato.

Al via la commissione di inchiesta sul Covid

“Avevamo assunto l’impegno di procedere in tempi rapidi all’istituzione di una Commissione di inchiesta sul Covid – aggiunge Bignami – per verificare la gestione di ciò che è avvenuto in Italia a partire da gennaio 2020. Quest’oggi nella commissione Affari sociali della Camera ha preso il via l’iter per l’istituzione della Commissione bicamerale che non nasce con la finalità di processare o inquisire, come faziosamente sostenuto da qualcuno, ma come strumento finalizzato ad assolvere quelle funzioni di ‘action after review‘ che la stessa regolamentazione sanitaria internazionale prevede affinché gli eventuali errori avvenuti non abbiano a ripetersi”.

Ora non resta che attendere la discussione dei dettagli e poi il voto per istituirla ufficialmente. Ma una larga fetta del Parlamento è pronta a dare il via libera: anche Renzi si è detto più volte favorevole, dunque i voti per istituirla non dovrebbero mancare. “È giusto fare chiarezza su ciò che accadeva mentre morivano decine di migliaia di nostri connazionali”, ha più volte affermato il leader di Italia Viva. Qualcuno dovrà anche rendere conto delle scelte fatte in quei mesi. Bisognerà eventuali errori e ritardi. Capire come sono stati spesi miliardi di euro degli italiani, tra mascherine fallate e inutili banchi a rotelle. “La volontà – conclude Bignami – è quella di garantire a tutti gli italiani di conoscere appieno tutti gli elementi che hanno connotato questa drammatica pagina della nostra storia nazionale”.

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