Economia

Finanziamenti europei: ecco come funzioneranno.

Finanziamenti europei: Ecco come funzionano.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza

Bruxelles, 28 maggio 2020

Cos’è il dispositivo per la ripresa e la resilienza?

Il nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza fornirà un sostegno finanziario su larga scala per riforme e investimenti intrapresi dagli Stati membri, allo scopo di attenuare l’impatto a livello sociale ed economico della pandemia da coronavirus e di rendere le economie dell’UE più sostenibili, resilienti e meglio preparate per le sfide poste dalle transizioni verde e digitale.

Aiuterà gli Stati membri ad affrontare le sfide individuate nel contesto del semestre europeo in settori quali la competitività, la produttività, la sostenibilità ambientale, l’istruzione e le competenze, la sanità, l’occupazione e la coesione sociale ed economica. Farà altresì in modo di garantire che tali investimenti e riforme siano realizzati in maniera mirata, sulla base delle transizioni verde e digitale, per contribuire a creare posti di lavoro e crescita sostenibile e rendere l’Unione più resiliente.

Quanto denaro sarà reso disponibile tramite il dispositivo?

La maggior parte dei finanziamenti sarà erogata tramite sovvenzioni, con possibili integrazioni mediante prestiti. L’importo totale delle sovvenzioni disponibili sarà pari a 310 miliardi di € (a prezzi costanti; 335 miliardi a prezzi correnti), mentre 250 miliardi di € supplementari saranno disponibili sotto forma di prestiti (a prezzi costanti; 268 miliardi a prezzi correnti).

Per quanto riguarda le sovvenzioni, sarà determinato un importo massimo per Stato membro basato su un criterio di ripartizione predefinito, che tiene conto di popolazione, PIL pro capite e disoccupazione. Tale criterio sarà particolarmente vantaggioso per i paesi più colpiti dalla crisi, in particolare quelli con un basso reddito pro capite e un tasso di disoccupazione elevato.

In aggiunta alle sovvenzioni, gli Stati membri possono richiedere un prestito per l’attuazione delle riforme e degli investimenti pubblici. I prestiti devono essere giustificati dai fabbisogni finanziari più elevati connessi ai piani per la ripresa e la resilienza presentati dagli Stati membri. L’importo massimo del prestito per ogni Stato membro non supererà il 4,7% del suo reddito nazionale lordo. Un incremento di tale importo massimo sarà tuttavia possibile in circostanze eccezionali, compatibilmente con le risorse disponibili.

Quali tipi di riforme e investimenti saranno finanziati tramite il dispositivo?

Per accedere al dispositivo, gli Stati membri dovrebbero elaborare piani per la ripresa e la resilienza che definiscano i rispettivi programmi di riforma e investimento per i prossimi quattro anni, fino al 2024. Tali piani dovrebbero comprendere sia riforme sia progetti di investimento pubblico, strutturati in un pacchetto coerente.

I piani dovrebbero definire riforme e investimenti volti ad affrontare le sfide individuate nel contesto del semestre europeo e in particolare quelle relative alle transizioni verde e digitale. Dovrebbero tra l’altro spiegare in che modo contribuiscono a rafforzare il potenziale di crescita, la resilienza e la coesione dello Stato membro interessato. Le sovvenzioni e i prestiti saranno erogati a rate subordinatamente al raggiungimento dei target intermedi e finali definiti dagli Stati membri nei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.

Come sarà integrato questo dispositivo nel semestre europeo e come sarà allineato all’Unione dell’energia?

I piani sono presentati dagli Stati membri e dovrebbero essere coerenti con le sfide e le priorità individuate nel contesto del semestre europeo, con i programmi nazionali di riforma, con i piani nazionali per l’energia e il clima, con i piani per una transizione giusta e con gli accordi di partenariato e i programmi operativi adottati a titolo dei fondi dell’Unione. Inoltre, i piani costituiranno un allegato dei rispettivi programmi nazionali di riforma. Gli Stati membri riferiranno in merito ai progressi compiuti nell’attuazione dei piani nel contesto del semestre europeo.

Qual è il valore aggiunto di un prestito sommato a una sovvenzione?

I prestiti saranno complementari rispetto alle sovvenzioni e forniranno finanziamenti supplementari agli Stati membri i cui fabbisogni finanziari sono più elevati a causa della necessità di intraprendere riforme e investimenti di più ampia portata. Il prestito finanzierà riforme e investimenti supplementari oltre a quelli che già usufruiscono della sovvenzione. I prestiti beneficeranno delle scadenze lunghe e dei tassi di interesse favorevoli di cui usufruisce l’Unione e risulteranno pertanto particolarmente interessanti e vantaggiosi per gli Stati membri che devono far fronte a costi di finanziamento più elevati.

Come saranno adottate le decisioni?

Gli Stati membri trasmetteranno i piani per la ripresa e la resilienza alla Commissione. Possono farlo ogni anno fino al 2022 entro il 30 aprile, ma hanno la possibilità di presentare un primo progetto già in ottobre unitamente al progetto di bilancio nazionale. Affinché il sostegno sia fornito quanto più rapidamente possibile, gli Stati membri saranno incoraggiati a presentare il loro primo piano già nell’anno in corso.

La Commissione valuterà i piani sulla base di criteri trasparenti. I piani devono affrontare in maniera efficace le pertinenti sfide individuate nel contesto del semestre europeo, contribuire a rafforzare il potenziale di crescita e la resilienza dello Stato membro e migliorare la coesione e devono prevedere misure che contribuiscano in maniera significativa ad affrontare in larga misura le transizioni verde e digitale. È opportuno che le misure che usufruiscono del sostegno evitino ripercussioni negative sul clima e sull’ambiente.

Una volta stabilito che i criteri di valutazione sono soddisfatti, la Commissione adotterà una decisione che stabilisce il contributo finanziario di cui beneficerà lo Stato membro (sovvenzione e, se richiesto, prestito) e i target intermedi e finali.

Allo scopo di ispirare la preparazione e l’attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri, anche il Consiglio avrà l’opportunità di discutere nel contesto del semestre europeo la situazione relativa alla ripresa, alla resilienza e alla capacità di aggiustamento nell’Unione, sulla base dei documenti della Commissione disponibili.

I piani adottati saranno comunicati al Parlamento europeo e al Consiglio. Anche la Commissione riferirà su base annuale, a entrambe le suddette istituzioni, in merito ai progressi compiuti dagli Stati membri nell’attuazione dei piani e alle spese a titolo del dispositivo.

Cosa succederà al programma di sostegno alle riforme?

Il dispositivo è basato sui progressi compiuti in merito allo strumento per la realizzazione delle riforme incluso nella proposta di programma di sostegno alle riforme presentata nel 2018 dalla Commissione ed è stato adeguato alla mutata situazione economica, che ha colpito tutti gli Stati membri, e alle nuove modalità di finanziamento. Il programma di sostegno alle riforme è ritirato e il suo contenuto è sostituito dal dispositivo per la ripresa e la resilienza e da uno strumento di assistenza tecnica, oggetto di due proposte di regolamento a sé stanti.

Cos’è lo strumento di assistenza tecnica?

Lo strumento di assistenza tecnica è la continuazione del programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP) e si basa sul successo di quest’ultimo, consentendo alla Commissione di contribuire a rafforzare la capacità amministrativa degli Stati membri dell’UE. Lo strumento di assistenza tecnica sosterrà gli sforzi compiuti dagli Stati membri per attuare le riforme necessarie allo scopo di conseguire la ripresa, la resilienza e la convergenza a livello economico e sociale. Lo strumento consente di assistere le autorità degli Stati membri negli sforzi profusi per progettare riforme in base alle rispettive priorità e rafforzare la loro capacità di elaborare e attuare politiche e strategie di riforma, come pure di trarre vantaggio dalle buone pratiche e dall’esempio dei propri pari. L’assistenza tecnica sarà particolarmente necessaria all’indomani della crisi.

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