Economia

Stare al passo: “auto volanti” e l’economia della tecnologia

Auto volanti e nuove tecnologie sul mercato

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Che si parli di “auto volanti” o altro, in economia la cosa fondamentale è rimanere sempre al passo con le novità, in particolare in ambito tecnologico.

A sentir parlare di “auto volanti” le prime immagini che vengono alla mente sono pura fantascienza, scene alla Blade Runner dove l’eroe sorvola una città del futuro all’interno della sua piccola astronave personale. Le notizie che però ci giungono da diverse fonti autorevoli parlano di qualcosa di ben diverso, una realtà non troppo lontana in cui servizi di aero-bus, aero-taxi e mini-veicoli a decollo verticale saranno la norma. Se dal punto di vista tecnologico questa affermazione è già di per sé interessante, quello su cui vorrei concentrarmi adesso è l’aspetto economico della questione.

 

Auto volanti e nuove tecnologie sul mercato

Riguardo le auto volanti sono diverse le voci del panorama internazionale che si sono espresse in merito: Archer in associazione con FCA, Porsche, Boeing e persino il governo francese, che ha istituito il Dipartimento per le Auto Volanti, insieme a molti altri sembrano concordare sul fatto che è solo questione di tempo prima che dalla semplice teoria si arrivi ai primi modelli funzionali. Al momento lo scenario più probabile pronosticato vede l’inizio della produzione nel 2023, con modelli aventi caratteristiche riprese sia dagli aerei a decollo verticale che dai moderni droni.

Come ogni tecnologia innovativa anche le auto volanti vanno inquadrate nell’ottica di un prodotto potenzialmente non accessibile a tutti all’inizio, ma in grado di rivoluzionare il mondo. In questo senso possiamo rifarci a quella che è stata la storia dell’IPhone, nato come oggetto avveniristico, che oggi è divenuto sia il precursore di un mercato di cui il mondo oggi non può più fare a meno che un vero e proprio status symbol. Le prime “flying car” verrebbero sicuramente vendute a prezzi molto alti puntando principalmente ad una clientela scelta, ma al pari di qualsiasi altro prodotto, in grado di cambiare profondamente lo stile di vita delle persone, sarebbero sufficienti un paio di anni per far sì che il mercato si espanda verso la fascia media.

 

Rimanere al passo coi tempi

Questa riflessione sulle auto volanti ci permette di approfondire qualcosa di cui non mi stanco mai di parlare: l’importanza del rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica. Viviamo in un’epoca in cui la scienza avanza a ritmi serrati e ogni nuova conquista diventa obsoleta nel giro di poco tempo. Il solo pensiero che già si stia tentando di realizzare una produzione di mini-aeroveicoli quando ancora le vetture a guida autonoma non sono una realtà dovrebbe far meditare su quanto il progresso acceleri costantemente. Viene quindi da chiedersi: è la tecnologia che sta andando troppo veloce oppure siamo noi a non esserlo abbastanza?

La risposta giusta, per quanto più difficile da accettare, è ovviamente la seconda. L’evoluzione non si ferma e non aspetta nessuno: siamo noi che dobbiamo adeguarci ed evitare di rimanere ancorati a vecchi sistemi e convinzioni. In ambito economico la cosa è ancora più importante: basta infatti rimanere appena dietro nella curva tecnologica e c’è il rischio concreto di non riuscire più a recuperare lo svantaggio nei confronti della concorrenza. Al contrario essere tra i primi ad abbracciare il cambiamento può aprire le porte ad opportunità di business nuove e inesplorate. Per questo è nell’interesse di tutti, ma soprattutto in quello delle aziende, rimanere costantemente aggiornati sugli ultimi sviluppi scientifici per essere pronti quando questi diventeranno inevitabilmente il nuovo standard. Il futuro non ci aspetta: dobbiamo coglierlo ogni giorno.

 

 

Umberto Macchi

 

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