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Il sindaco di Riace e la bolla dell’ipocrisia

Mimmo Lucano ha rappresentato l’Italia dell’accoglienza. Ora è agli arresti domiciliari perché avrebbe gestito l’immigrazione in maniera illegale. Sarebbe stato una sorta di boss delle cerimonie, facendo sposare persone soltanto per farle ottenere un permesso di soggiorno.

In questa bolla dell’ipocrisia in cui in Italia sembrano essere tutti caduti, ci chiediamo: è normale mettere agli arresti domiciliari un sindaco prima di un processo (per quanto non condividiamo certe scelte)?

La risposta è No.

Ma in questa bolla dell’ipocrisia ci poniamo anche altre domande. Perché Beppe Fiorello fa l’hashtag #arrestatecitutti? Perché Roberto Saviano ci spiega oggi che quando c’è un illegalità bisogna vedere se è una illegalità onesta? Perché persone di chiesa come Don Rigoldi dicono che anche loro hanno violato le leggi per motivi umanitari? Perché Laura Boldrini e Gad Lerner parlano di fascistizzazione dello Stato quando fino a ieri avevano spiegato che i magistrati erano l’unica tutela in questo Paese quando un magistrato aveva indagato Matteo Salvini?

Insomma, fiducia o meno nella magistratura, la legge sia uguale per tutti.

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