Economia

L’allarme di Musk: “Le auto cinesi demoliranno le rivali nel mondo”

I costruttori di Pechino spaventano persino mister Tesla: ecco la sua ricetta

Musk cina auto

Svolta protezionistica di Elon Musk: nel suo mirino è finita la Cina. Nonostante la Tesla abbia il suo principale stabilimento industriale nel Paese asiatico, l’imprenditore non ha nascosto preoccupazione a proposito dei costruttori cinesi. Nel corso della conference call sui risultati trimestrali, ha voluto lanciare un monito sulle capacità dei rivali di Pechino: “In generale, le case automobilistiche cinesi sono le più competitive al mondo. Quindi penso che avranno un successo significativo al di fuori della Cina in base alla tipologia di tariffe o barriere commerciali che vengono erette. Francamente, credo che se non verranno stabilite barriere commerciali, praticamente demoliranno la maggior parte delle altre case automobilistiche nel mondo”.

Dazi sulle auto elettriche cinesi, la ricetta di Musk. Un twist legato indissolubilmente alle prospettive commerciali della Tesla: nonostante non siano state fornite indicazioni precise sugli obiettivi per il 2024, il direttore finanziario Vaibhav Taneja ha escluso categoricamente nuovi tassi di crescita a doppia o tripla cifra come avvenuto in passato. “Ci saranno periodi in cui non cresceremo a ritmi elevati”, la spiegazione dell’esperto dei numeri: “Ci troviamo tra due grandi ondate di crescita. La prima è iniziata con l’espansione globale di Model 3 e Y, mentre crediamo che la seconda inizierà con la piattaforma di prossima generazione. Nel 2024, la crescita dei nostri volumi sarà inferiore, come abbiamo detto, perché stiamo cercando di concentrare l’azienda sul lancio del veicolo di prossima generazione”.

I risultati del gruppo del quarto trimestre del 2023 sono stati deludenti e le prospettive per il 2024 sono preoccupanti. Da qui la richiesta di Musk di ricorrere a una impostazione protezionistica, per evitare il peggio, ossia la “demolizione” da parte delle case automobilistiche cinesi. Un campanello d’allarme che arriva da uno dei massimi esperti del settore e che si aggiunge alle già poco entusiasmanti notizie dell’ultimo periodo. Ricordiamo che la Tesla, già preoccupata dalla concorrenza di Pechino, aveva provato a ridurre i prezzi delle sue vetture, ma questo non ha impedito il sorpasso del colosso cinese Byd come principale produttore mondiale di auto alla spina.

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I timori sono fondati e le spiegazioni diverse. Innanzitutto le case cinesi hanno la possibilità di produrre a prezzi decisamente più bassi rispetto alla Tesla, sino a toccare il 25 per cento in meno. A questo dobbiamo aggiungere i prezzi popolari delle vetture prodotte da Byd, che ha presentato un modello dal valore di appena 10 mila dollari: una cifra alla portata di una grossa fetta di consumatori. Ma soprattutto si è raffreddata la passione per le auto elettriche, anche in questo caso i numeri ci vengono in aiuto: a dicembre in Europa le vendite sono crollate del 17 per cento rispetto al dicembre del 2023. Da qui la decisione di molti colossi del settore, da Ford a General Motors, di ridurre la produzione di elettriche.

Massimo Balsamo, 25 gennaio 2024

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