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L’Europa corre sui binari: ecco il nuovo Patto Ferroviario. Il Gruppo FS in prima linea

Il treno, mezzo ecologico per eccellenza, è al centro delle politiche di trasporto comunitarie che fin nel suo libro bianco prevede di spostare poco meno di un terzo del trasporto stradale merci con percorrenze superiori a 300 chilometri verso lei ferrovia o altre vie di navigazione interna. Parimenti ambiziosi sono gli obiettivi per i passeggeri, basti qui pensare ai cantieri dell’Alta Velocità in corso in tutto il Vecchio continente e in Italia come il Terzo Valico di Genova. Insomma, parafrasando Cavour, sia al nostro Paese sia all’Europa serve una cura del ferro. Ecco perché il Gruppo FS Italiane ha firmato insieme ad altri 32 operatori provenienti da 24 differenti nazioni il nuovo Patto Ferroviario Europeo. Obiettivo dell’accordo: rendere i viaggi e i traporti si sui i binari più attrattivi, sostenibili, innovativi e inclusivi. 

Più treni per abbattere le emissioni

Il nuovo Patto Ferroviario Europeo, firmato per Fs dallamministratore delegato Luigi Ferraris, vincola ciascun gruppo ad aumentare la quota della ferrovia nei trasporti e contribuire così in modo significativo alla salute del Pianeta. «Ci impegniamo a ridurre del 30% le emissioni di gas serra legate ai treni entro il 2030 rispetto al 2015 – si legge in una lettera manifesto – ci impegniamo ad aumentare del 25% la nostra efficienza energetica e a raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Ci impegniamo ad aumentare significativamente il tasso di riciclaggio delle nostre attrezzature entro il 2030”. 

 

FS accelera su innovazione e servizi

Il Patto Ferroviario Europeo è insomma un accordo molto ambizioso che, come ha rimarcato la Presidente del Gruppo FS Italiane Nicoletta Giadrossi, “lega gli obiettivi e le azioni di decine di aziende di diversi Paesi, unite dalla medesima volontà di svolgere un ruolo primario nella lotta contro il cambiamento climatico, nellabbattimento delle emissioni e nella riduzione dei costi esterni, anche sociali, della mobilità”. Il treno – ha proseguito – “deve essere unalternativa credibile alle modalità di trasporto più inquinanti”.  Perché questo accada deve però diventare “più attrattivo per i nostri clienti, sia per i passeggeri ma anche per il trasporto merci”. Ecco perché il Gruppo FS Italiane guarderà sempre più alla customer experience, alla digitalizzazione e allinnovazione dei servizi, così da diventare carbon neutral al 2050. “È una sfida per il futuro che siamo già affrontando con determinazione”, ha concluso Nicoletta Giadrossi.

L’appello alle istituzioni per un’azione comune 

Una grande sfida, appunto, quella del treno e del clima da condurre insieme con cittadini e istituzioni per trasformarla in una grande vittoria comune. Ecco perché all’European Railway Summit – che ha sancito la chiusura dellAnno Europeo delle Ferrovie e il lancio dellEuropes Rail Joint Undertaking, di cui FS è tra i membri fondatori –  i gruppi firmatari del Patto hanno lanciato un appello a Bruxelles e agli Stati membri dell’Ue, invitandoli a sostenere l’accordo e a fissare obiettivi chiari di shift modale a livello nazionale. «La lotta per la protezione del pianeta e contro i cambiamenti climatici non è un costo ma un investimento – si legge ancora nella lettera manifesto – sono quindi necessarie nuove risorse per meglio finanziare il sistema ferroviario e il trasporto pubblico in generale. Servono fondi per investire massicciamente nella modernizzazione delle reti ferroviarie, per aumentarne la capacità e linteroperabilità, per sostenere gli operatori nella modernizzazione del loro materiale rotabile».

 

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