Guerra in Israele, ci sono ostaggi. Netanyahu: “Distruggeremo tutto”

• Questa mattina intorno alle 7 (alle 6 in Israele) Hamas ha lanciato una vasta operazione militare denominata «Diluvio al-Aqsa»: oltre 5mila missili sono stati lanciati contro 21 località israeliane.
• Sono state registrate incursioni di guerriglieri a Sderot, nel Sud di Israele, e in altre cittadine di confine.
• Al momento il bilancio è di 250 morti e oltre 1.450 feriti tra gli israeliani, ma il numero sembra destinato a crescere. A Gaza, invece, dopo la risposta israeliana si contano almeno 232 morti e 1.610 feriti.
• Il capo di Hamas, Mohammad Deif, ha rivendicato l’attacco: “È il giorno della grande rivoluzione, abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione”.
• Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha richiamato i riservisti chiedendo loro di prepararsi alla guerra. Lo stato di emergenza è stato dichiarato nel Sud del Paese in un raggio di 80 chilometri dalla Striscia di Gaza. Le proteste contro la riforma delle giustizia, previste per oggi, sono state annullate.
• Israele ha confermato che alcuni ostaggi militari israeliani sono stati catturati e portati nella Striscia di Gaza. Diversi anche i decessi nell’esercito.
• Il premier israeliano ha dichiarato: “Siamo in guerra”. Non si esclude un conflitto su larga scala regionale.

Leggi in esclusiva

1. Zuppa in diretta da Israele sotto attacco
2. Perché non si esclude una guerra su larga scala
3. “Nicola, chiamo da Israele: i terroristi sono entrati”. Il drammatico racconto

Clicca qui per vedere tutti i video dell’attacco di Hamas a Israele

In questo 11 settembre di Israele, l’ufficiale in comando della Brigata di fanteria Nahal, colonnello Yonatan Steinberg, è stato ucciso da Hamas nell’attacco di questa mattina.

In Cisgiordania sono morti sei palestinesi, di cui un bambino. palestinesi, tra cui un bambino, sono rimasti uccisi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, dove oggi sono esplose le violenze a seguito del massiccio attacco lanciato da Hamas contro Israele dalla Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità palestinese, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Altri 126 palestinesi sono rimasti feriti

Mentre Israele attacca la Striscia di Gaza, la diplomazie sono al lavoro. L’Arabia Saudita ha detto a Antony Blinken di voler evitare qualsiasi attacco a civili disarmati, chiedendo gli aUsa di fare “sforzi concertati per calmare la situazione ed evitare ulteriori violenze”.

La stessa cosa dall’Egitto, che sia a Israele che ad Hamas chiede “moderazione”.

Il primo ministro israeliano ha detto che Israele “tutta la sua potenza” per “distruggere le capacità” di Hamas. “Tutti quei luoghi dove Hamas si nasconde ne faremo delle rovine – ha detto – Dico agli abitanti di Gaza: ‘uscite da lì adesso, perché agiremo ovunque con tutta la nostra forza”. E ancora: “Quanto accaduto oggi non si era visto in Israele e farò in modo che non accada di nuovo”. Secondo il premier “sarà una guerra per la quale occorrerà tempo, sarà difficile, giorni di sfida sono davanti a noi”.

Intanto il premier ha offerto un governo di unità nazionale dopo aver dichiarato uno stato di guerra.

שידור חי: https://t.co/AP0XP6oSp8

— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) October 7, 2023

Israele, che in un primo momento aveva disposto lo stato di emergenza solo a 80 chilometri dalla Striscia di Gaza, adesso lo ha allargato a tutto il territorio.

“Gli Stati Uniti stanno dalla parte di Israele“, ha detto Joe Biden. “Ci assicureremo che abbiano l’aiuto di cui i loro cittadini hanno bisogno e che possano continuare a difendersi”.

Le fonti mediche ai media israeliani parlano di 250 israeliani uccisi negli attacchi di Hamas.

Le operazioni sono ancora in corso: ci sarebbero almeno 50 ostaggi nelle mani dei terroristi.

I feriti sono 1400, di cui 18 in gravi condizioni.

La rappresaglia su Gaza ha causato invece 232 morti, almeno secondo le stime attuali.

Le sirene di allarme sono ripartite a Tel Aviv per nuovi razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. I missili sono stati intercettati dall’Iron Dome, il sistema antimissile israeliano.

Israele ha deciso di tagliare la fornitura di energia elettrica a Gaza.

Aerei da guerra hanno distrutto la Palestine Tower, la torre residenziale a Gaza City.

Secondo le fonti di Gaza, ci sarebbero al momento 198 morti e mille feriti.

Le forze di difesa israeliane (Idf) sostengono di aver ucciso centinaia di miliziani di Hamas: “Tra i contrattacchi figura un raid con droni contro due terroristi che tentavano di violare la barriera di sicurezza vicino al valico dismesso di Karni; nove terroristi sono stati uccisi durante scontri con le truppe nella città di Nirim; e quattro terroristi sono finiti obiettivo di un attaco aereo al valico di Erez”, si legge in una nota. “Altre squadre terroristiche sono state eliminate dalle truppe nelle città meridionali di Sufa, Kfar Aza e Kerem Shalom”.

La Turchia dichiara apertamente la sua disapprovazione per l’uccisione di civili a seguito degli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. In una dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri, il governo turco esige un ritorno alla quiete e esprime un rimprovero “deciso” nei confronti dell’azione militare intrapresa da Israele contro il gruppo terrorista Hamas.

Nel dettaglio, il comunicato ufficiale mette in risalto l’esigenza di dare la massima priorità alla ricomposizione della quiete nell’area in questione, esprimendo inoltre una condanna marcata per l’uccisione dei civili, dichiara il ministero degli Esteri turco.

Nel corso della mattinata, si era espresso anche il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il quale aveva sollecitato entrambi i contendenti a mostrare “moderazione” nel conflitto.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà domani pomeriggio alle 15. L’incontro sarà a porte chiuse.

Yair Lapid, leader dell’opposizione, ha proposto al premier Benjamin Netanyahu di unire le forze per combattere Hamas: “La nostra gente è stata svegliata dal suono delle sirene, degli spari e delle esplosioni – ha detto – Gli attacchi missilistici contro civili innocenti sono implacabili. Il mondo intero deve stare dalla parte di Israele mentre ci difendiamo dal terrorismo”.

Ismail Haniyeh, il capo di Hamas, esulta: “Siamo a un passo da una grande vittoria e da una chiara apertura sul fronte di Gaza. Gaza oggi cancella dalla nazione la vergogna delle sconfitte”. Il capo del gruppo terrorista ha detto infine di aver “ripetutamente avvertito Israele di non giocare con il fuoco riguardo alla nostra moschea di Al-Aqsa, ma non ci ha ascoltato”.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiamato il primo ministro Benjamin Netanyahu e ha sottolineato che gli Stati Uniti sono al fianco di Israele e sostengono pienamente il diritto di Israele a difendersi. Il Primo Ministro ha ringraziato il Presidente degli Stati Uniti per il suo sostegno incondizionato e ha chiarito che sarebbe necessaria una campagna prolungata e potente nella quale Israele vincerebbe.

Questo può stare a significare che Israele ha cercato, e forse ottenuto, il via libera dagli alleati americani per sostenere un lungo e potente conflitto contro Hamas. Il ministero della Difesa in fondo ha già detto di voler spazzare via tutti i terroristi.

Lo si legge in una nota dell’ufficio del primo ministro israeliano.

Simili le parole diffuse dalla Casa Bianca: “Siamo pronti a offrire tutti i mezzi adeguati di sostegno al governo e al popolo di Israele”, ha detto Biden al collega. “Il terrorismo non è mai giustificato. Israele ha il diritto di difendere se stesso e il suo popolo. Gli Stati Uniti mettono in guardia qualsiasi altra parte ostile a Israele dal cercare di trarre vantaggio da questa situazione”.

Benny Gantz, leader del partito di opposizione Unità Nazionale, ha voluto mettere in chiaro che il governo guidato da Bibi Netanyahu ha tutto il sostegno necessario anche dall’opposizione. “Voglio dire chiaramente, in un modo che risuoni da Gaza, via Beirut, fino a Teheran: L’intero popolo di Israele è unito – ha detto – Tutti i cittadini israeliani sostengono le forze di sicurezza e il governo ha il sostegno per far pagare un prezzo pesante, doloroso ed efficace affinchè un evento come questo non si ripeta”. “Non ci sono coalizioni e opposizioni ora”, aggiunge Gantz, “solo un unico pugno che colpirà il nemico”.

Il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri, ad Al Jazeera ha detto di aver catturato “un gran numero” di israeliani. Tra questi ci sarebbero anche “alti ufficiali”. Hamas è convinta di avere abbastanza prigionieri da poterli scambiare con quelli detenuti da Israele. “Siamo riusciti a uccidere e catturare molti soldati israeliani. I combattimenti sono ancora in corso. E ai nostri prigionieri dico che la vostra libertà incombe. Ciò che abbiamo in mano vi libererà. Più a lungo continuano i combattimenti, maggiore sarà il numero dei prigionieri”.

Un portavoce delle forze di difesa israeliana ha confermato che civili e soldati israeliani sono tenuti in ostaggio a Gaza. Anche se non è stato chiarito il numero esatto. Il contrammiraglio Daniel Hagari ha inoltre confermato che alcuni soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti: gli scontri a fuoco sono ancora in corso in 22 località a Sud di Israele, contando anche gli ostaggi trattenuti a Bèeri e Ofakim.

Intanto l’esercito israeliano si sta muovendo: quattro divisioni stanno per raggiungere il confine con Gaza dove si trovano già 31 battaglioni.

Qui è possibile vedere i video degli ostaggi catturati.

“I terroristi di Hamas hanno dichiarato guerra a Israele, con lancio indiscriminato di missili e razzi contro i civili nel sud del Paese, a Tel Aviv e Gerusalemme, e con terroristi infiltratisi nei centri abitati del sud per uccidere famiglie e civili inermi”, scrive in una nota il ministero della Difesa israeliano. “Le organizzazioni terroristiche sono una diramazione del regime degli Ayatollah dell’Iran, che promuove intensamente l’attività terroristica in Israele e contro obiettivi israeliani ed ebraici in tutto il mondo”. E ancora: “Le organizzazioni terroristiche operano consapevolmente all’interno della popolazione civile, commettendo un doppio crimine di guerra: sparare indiscriminatamente contro i civili, usando i residenti della Striscia di Gaza come scudi umani”.

Gli attacchi di Israele in risposta all’assalto di Hamas hanno provocato quasi 200 morti e migliaia di feriti. Il ministero di Tel Aviv fa sapere che “non sono gli abitanti della Striscia di Gaza i nemici di Israele, ma le organizzazioni terroristiche che operano consapevolmente e deliberatamente all’interno delle concentrazioni di popolazione e in prossimità di edifici e istituzioni umanitarie, e ne fanno un uso cinico”. “Hamas è sovrano nella Striscia di Gaza ed è dietro questo attacco, pertanto si assumerà le conseguenze e la responsabilità degli eventi. Israele esigerà l’intero prezzo dalle organizzazioni terroristiche e proteggerà i propri cittadini in ogni modo”.

Secondo quanto riporta il Jerusalem Post, alcuni soldati israeliani hanno sparato a miliziani Hezbollah che tentavano di fare breccia nel nord di Israele. È lo scenario che questa mattina Michael Sfaradi ci presentava come il più preoccupante: la possibilità che il conflitto si allarghi ulteriormente.

Il rappresentante delle Forze di difesa israeliane (Idf), Richard Hecht, ha detto alla Cnn: “Speriamo che entro la fine della giornata non ci saranno più terroristi vivi sul territorio di Israele”

Decine di migliaia di riservisti sono stati chiamati in servizio e già schierati. Secondo il portavoce dell’Idf, le forze armate sono completamente dispiegate e focalizzate sul monitoraggio aereo per comprendere la situazione nelle zone da cui sono emersi i combattenti di Hamas. Inoltre, Hecht ha espresso preoccupazione per un eventuale attacco proveniente dal Libano o dalla Siria. “A Nord, siamo preparati nel caso in cui qualche gruppo palestinese decida di entrare”, ha concluso.

The IDF Press Service published video of the transfer of units to the border zone pic.twitter.com/jYSINzCtll

— NEXTA (@nexta_tv) October 7, 2023

Certo, ci sono la “profonda preoccupazione” e la richiesta di “fermare l’escalation” puntando su “calma e massima moderazione”. Ma il Ministero degli Affari Esteri del Qatar “ritiene Israele l’unico responsabile dell’escalation in corso, a causa delle continue violazioni dei diritti del popolo palestinese”. Il Qatar fa riferimento alle “ripetute incursioni” nella “benedetta Moschea di Al-Aqsa sotto la protezione della polizia israeliana”.

È proprio da quella moschea che ha preso il nome dell’odierna operazione di Hamas.

Secondo il Qatar c’è “la necessità che la comunità internazionale si muova urgentemente per obbligare Israele a porre fine alle sue palesi violazioni del diritto internazionale, e per costringerlo a rispettare le risoluzioni di legittimità internazionale e i diritti storici del popolo palestinese, e per impedire che questi eventi siano usati come pretesto per accendere il fuoco di una nuova guerra ineguale contro i civili palestinesi a Gaza”.

“Siamo in una emergenza molto grave e temo che si arriverà alla guerra”. Lo ha dettoil patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, all’Ansa.

Secondo quanto emerge, i miliziani palestinesi che si sono infiltrati in alcune città di Israele sarebbero riusciti a prendere in ostaggio alcune persone. Nella città di Ofakim si parla anche di civili. Numerosi i video che circolano in rete e mostrano israeliani catturati. Un gruppo militante di Gaza, la Jihan islamica palestinese, sostiene di aver diversi soldati prigionieri. “Confermiamo nelle Brigate Al-Quds che ora… abbiamo molti soldati sionisti prigionieri nelle nostre mani”, ha dichiarato PIJ in un comunicato. Altre fonti parlano di 35 israeliani rapiti.

Secondo quanto riportano fonti locali all’Ansa, dall’inizio della risposta israeliana con raid sulla Striscia di Gaza ci sarebbero già 161 morti e oltre 900 feriti.

Secondo quanto apprende il Times of Israel, ci sarebbero ancora miliziani di Hamas in diverse comunità israeliane oltre il confine della Striscia di Gaza.
Continuano i lanci di missili.

Israele sta portando avanti le operazioni contro i terroristi.

Il coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha detto: “Questo è un precipizio pericoloso e faccio appello a tutti affinché si tirino indietro dal baratro. Condanno con veemenza l’assalto su più fronti di questa mattina”, ha aggiunto, che ha provocato “scene orribili di violenza e molte vittime e feriti israeliani. Sono attacchi atroci contro i civili e devono essere fermati immediatamente”

Sono ora 40 i morti e oltre 740 i feriti registrati dai media israeliani. Gli ostaggi sarebbero 33.

Adrienne Watson, portavoce della Casa Bianca, ha rilasciato una comunicazione ufficiale: “Gli Stati Uniti condannano gli attacchi dei terroristi di Hamas contro i civili israeliani. Non c’è mai giustificazione per il terrorismo. Siamo fermamente accanto al governo e al popolo di Israele“.

Poco dopo, in una nota, il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha aggiunto: “Sto monitorando da vicino gli sviluppi in Israele. Resta incrollabile il nostro impegno a favore del diritto di Israele a difendersi e porgo le mie condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso la vita in questo abominevole attacco contro i civil. Nei prossimi giorni il dipartimento della Difesa lavorerà per garantire che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi e proteggere i civili dalla violenza indiscriminata e dal terrorismo”.

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, dopo una riunione di emergenza del comitato sulla sicurezza ha sottolineato la “necessità di fornire protezione ai civili e sottolineando il diritto del popolo palestinese a difendersi dal terrorismo dei coloni e delle forze di occupazione”. Il presidente Mazen ha ordinato che “venga fatto tutto il necessario per rafforzare la fermezza del popolo palestinese di fronte ai crimini commessi dall’occupazione israeliana e dalle bande di coloni”.

Secondo quanto riferisce il Jerusalem Post, ci sarebbero dei miliziani di Hamas all’interno di una base militare israeliana a Sud. I contatti radio con i soldati sarebbero interrotti.

La Russia si è detta sorpresa dall’attacco scatenato stamattina da Hamas contro Israele. Il viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov: “Si tratta di una ricaduta di un conflitto che dura da 75 anni. Mosca è in contatto con tutte le parti, compresi i Paesi arabi. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e la pace”

Sono almeno 22 gli israeliani rimasti uccisi mentre i feriti sono 545: lo riferisce il ministero israeliano della Sanità.

“Ci congratuliamo con i combattenti palestinesi”. Lo ha detto il consigliere per gli Affari militari della Guida Suprema dell’Iran, il maggiore generale Yahya Rahim Safavi. “Staremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”.

Ismail Haniye, capo di Hamas, ha qualificato l’offensiva intrapresa dal settore militare del gruppo verso Israele come una “guerra per il rispetto” in risposta ai “misfatti” di Israele. In un messaggio riportato dalla rete al-Jazeera, Haniye sostiene che l’iniziativa ‘Diluvio al-Aqsa’ è diretta contro “un avversario che assedia Gaza, e si accompagna all’offensiva e al colonialismo che persiste in Cisgiordania, con l’intento di estirpare il nostro popolo e distoglierlo dalla propria terra”.

Secondo un comunicato rilasciato dal partito armato Hezbollah, affiliato all’Iran, stanno monitorando con attenzione e grande interesse gli eventi recenti che si stanno svolgendo in Palestina. Essi sono in contatto diretto con i leader della resistenza palestinese, sia internamente che all’estero, e stanno costantemente valutando la situazione e il progresso delle operazioni. La fonte di questa dichiarazione proviene direttamente dal partito armato Jihadista sciita, Hezbollah. Il comunicato risulta essere la loro prima risposta ufficiale all’attacco militare di Hamas contro Israle. Il loro comunicato prosegue dicendo: “Chiediamo al governo sionista nemico di imparare lezioni dai fatti che la resistenza palestinese ha imposto sul terreno”. Hezbollah mette in guardia Israele sulle conseguenze delle sue azioni e invita a prender nota delle lezioni che emergono dalla resistenza palestinese. In sintesi, Hezbollah sostiene di essere in stretta collaborazione con i leader della resistenza palestinese, mentre monitorano da vicino e scrupolosamente gli sviluppi delle operazioni in corso sul territorio palestinese.

Elly Schlein: “Grande angoscia per quel che accade in queste ore in Israele. Netta e ferma la nostra condanna per l’attacco terroristico di Hamas contro i civili israeliani, con migliaia di missili e irruzioni militari. Esprimo a nome anche di tutto il Partito Democratico la solidarietà a Israele e il più profondo cordoglio per le vittime di questo scellerato attacco. La comunità internazionale si mobiliti immediatamente e intervenga per fermare questa aggressione ed escalation violenta che mina le prospettive di dialogo e porta solo morte e distruzione”.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, i morti sarebbero 22 mentre i feriti oltre 300. Lo ha detto il Magen David Adom, equivalente locale della Croce Rossa.

Il portavoce di Idf, l’esercito di Israele, Daniel Hagari, ha detto: “L’IDF ha dichiarato lo stato di guerra. Siamo in stato di guerra”. E ancora: “L’IDF sta inondando l’area di truppe. Ci stiamo concentrando sui combattimenti al confine con Gaza. Abbiamo iniziato a richiamare tutti i reparti dell’IDF. Anche l’aviazione sta colpendo a Gaza”

“Israele ha il diritto di difendersi da questi odiosi attacchi”, dice Ursula von der Leyen “inequivocabile condanna” per gli attacchi condotti da Hamas che definisce “terrorismo nella sua forma più spregevole”.

Il conto delle vittime causate dai razzi di Hamas lanciati da Gaza è ora di 6 persone, mentre i feriti stimati risalgono a circa 200, come riferiscono diverse testate giornalistiche. Tra le vittime, vi è anche il leader del consiglio regionale di uno dei due settori delle comunità israeliane adiacenti alla Striscia. Il rapporto delle autorità locali è stato altresì seguito dall’annuncio da parte della polizia che “sono circa 60 i terroristi di Hamas penetrati in 14 luoghi di Israele” lungo il confine con Gaza. Inoltre, vi sono informazioni non verificate che suggeriscono che i militanti palestinesi armati possano aver assunto il controllo di tre kibbuz.

“Cittadini di Israele. Siamo in guerra, non è un’operazione, non è un’escalation, ma una guerra”, ha detto in un videomessaggio Benjamin Netanyahu. “Questa mattina Hamas ha lanciato un attacco omicida a sorpresa contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini – ha aggiunto -. Ho ordinato una vasta mobilitazione delle riserve e una guerra di ritorsione con una forza e una portata che il nemico non aveva mai conosciuto”. Per Netanyahu “il nemico pagherà un prezzo che non ha mai conosciuto. Nel frattempo, invito tutti i cittadini di Israele a obbedire rigorosamente alle istruzioni dell’esercito e alle istruzioni dell’Home Command. Siamo in guerra e la vinceremo”.

אנחנו במלחמה. pic.twitter.com/XNM3l7fEQH

— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) October 7, 2023

Dopo l’attacco di Hamas, sostegno all’operazione è arrivata anche dal movimento sciita libanese di Hezbollah: “L’operazione militare scatenata da Hamas contro Israele è “una risposta decisa all’occupazione continua di Israele e un messaggio a chi cerca la normalizzazione con Israele“.

Dall’inizio del lancio dell’operazione Tempesta Al-Aqsa, sono 6 i morti registrati in Israele.

Secondo quanto emerge dal Times of Israel, i feriti sarebbero più di cento nelle 21 località sotto attacco nelle zone meridionali nel centro del Paese. Per la precisione, al Soroka Medical Center di Bèer Sheva ci sono 80 feriti, alcuni in condizioni gravi. Al Assaf Harofeh Medical Center ci sono 17 pazienti. Mentre 21 i feriti al Kaplan Medical Center di Rehovot.

Dai social emergono incendi vicino a diversi edifici ad Ashkelon, nel sud di Israele.

A residential building in Ashkelon city was directly hit by a rocket fired from Gaza.

Tell the world – Israeli civilians are targeted in rocket fire. #IsraelUnderFire pic.twitter.com/AoHdLKkgEd

— Hananya Naftali (@HananyaNaftali) October 7, 2023

Michael Sfaradi, il giornalista che abita in Israele, scrive: “Questo filmato me lo ha passato una persona che conosco di Sderot. Puoi vedere due terroristi che cercano di entrare in un condominio”.

Secondo il Times of Israel, il capo del consiglio regionale di Shaar Hanegev, la regione di Israele confinante con la Striscia di Gaza in cui si trova Sderot, Ofir Liebstein, è stato ucciso in uno scontro a fuoco “mentre andava a difendere la sua città durante l’attacco terroristico”.

Ismail Haniye, a capo di Hamas, ha definito l’offensiva portata avanti dal ramo militare del movimento contro Israele come una “lotta per la dignità” in risposta ai “delitti” di Israele. Tale azione di combattimento, riferisce Haniye, battezzata come ‘Alluvione al-Aqsà’, è diretta verso “un avversario che assedia Gaza, in sinergia con l’aggressione e l’espansionismo che progrediscono in Cisgiordania e che puntano a eliminare il nostro popolo e allontanarlo dalla sua terra”. Secondo quanto riportato da al-Jazeera, Haniye sostiene che l’assalto è una risposta ai “delitti dell’occupazione nei confronti del nostro popolo dal 1948”. Il capo di Hamas imputa a Israele l’accusa di aver “negato gli accordi” riguardo ai prigionieri “tornando a incarcerare coloro che erano stati liberati nell’ambito di negoziati di scambio”. Haniye ha affermato, mantenendo inalterato il suo discorso,”Per tutto questo – stiamo combattendo una guerra per l’onore, la resistenza e la dignità e per difendere al-Aqsa sotto il nome annunciato dal nostro comandante in campo: un’alluvione iniziata a Gaza che si estenderà alla Cisgiordania e oltre, dove il nostro popolo e la nostra nazione sono presenti”. Queste parole mettono in luce la determinazione e la risolutezza di Hamas nel portare avanti questa lotta.

🇵🇸🇮🇱 | AHORA: El líder de Hamas, Ismail Haniyeh, celebra y ora por la actual operación de ataque en Israel.
pic.twitter.com/QLNHTNyni0

— Alerta News 24 (@AlertaNews24) October 7, 2023

L’esercito israeliano, dopo aver richiamato i riservisti “pronti alla guerra”, ha dato il via alla operazione “Spade di ferro”. Secondo la televisione pubblica Kan “sono in corso combattimenti in sette località di Israele“. Il portavoce militare della Difesa ha aggiunto: “Decine di aerei israeliani stanno attaccando a Gaza un numero di obiettivi di Hamas nella Striscia”.

Sui suoi profili social la Difesa israeliana fa sapere che “decine di jet da combattimento dell’aviazione israeliana stanno attaccando obiettivi dell’organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza in diverse località”.

Hamas dichiara di aver rapito 35 israeliani, tra civili e militari.

Secondo quanto riporta il Times of Israel, Hamas avrebbe pubblicato le immagini dei suoi miliziani che si infiltrano in territorio israeliano dalla striscia di Gaza.

Hamas publishes images showing the infiltration of terrorists into Israel and an IDF post on the Gaza border. pic.twitter.com/dP7F56pIkk

— Emanuel (Mannie) Fabian (@manniefabian) October 7, 2023

Un filmato, riportato sempre dal Times of Israel, sembra mostrare i terroristi che fanno esplodere una carica al cancello.

Hamas terrorists blowing up the entrance gate of an Israeli community near Gaza pic.twitter.com/0FSx6Y3XsL

— Gianluca Pacchiani (@GLucaPacchiani) October 7, 2023

Dopo lo choc iniziale, Israele reagisce all’attacco di Hamas: il ministro della difesa Yoav Gallant ha detto che i terroristi di Gaza hanno “commesso un grave errore questa mattina” nel lanciare “una guerra contro lo Stato di Israele“. L’esercito di Tel Aviv “sta combattendo contro il nemico in ogni luogo. Invito tutti i cittadini israeliani a seguire le istruzioni di sicurezza. Lo Stato di Israele vincerà questa guerra”.

Il governo italiano prende posizione con una dichiarazione ufficiale del ministro degli Esteri Antonio Tajani:  “Il Governo condanna con la massima fermezza gli attacchi a Israele. Sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico. Hamas cessi subito questa barbara violenza. Sosteniamo il diritto di Israele ad esistere e difendersi”.

Secondo il Soroka Medical Center di Bèer Sheva, come riporta il sito di notizie Ynet, sarebbero almeno 80 persone rimaste ferite durante gli attacchi di Hamas. Alcune sarebbero in gravi condizioni.

Israele è “sotto un attacco massiccio dalla Striscia di Gaza” e si trova “in stato di guerra”. A dirlo in un duro comunicato è il capo della polizia israeliana. “Attualmente ci sono 21 luoghi di scontro attivi nel sud di Israele. L’unità antiterrorismo Yamam è sul posto. L’intera regione meridionale è chiusa alla circolazione dei civili”.

Nel momento in cui scriviamo, sarebbe di un morto e 15 feriti il bilancio nelle regioni meridionali di Israele dopo l’attacco di Hamas. Lo afferma il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom (MDA).

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha detto che Israele “sta affrontando un momento molto difficile” ma può “superare tutti coloro che desiderano farci del male”.

מדינת ישראל בשעה קשה. אני מחזק את צה״ל, מפקדיו ולוחמיו וכל כוחות הבטחון וההצלה ומבקש לשלוח מילות עידוד וחיזוק לכל תושבי ישראל הנמצאים תחת מתקפה. אני קורא לכולם להישמע להנחיות פיקוד העורף, לגלות ערבות הדדית וקור רוח. יכול נוכל לכל מבקשי רעתנו!

— יצחק הרצוג Isaac Herzog (@Isaac_Herzog) October 7, 2023

Le forze di difesa israeliane hanno invece fatto sapere che Hamas affronterà le conseguenze del suo attacco: “Nelle ultime ore, l’organizzazione terroristica Hamas ha iniziato un massiccio lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano, e i terroristi si sono infiltrati nel territorio israeliano in diverse località.  I civili nelle aree meridionali e centrali sono tenuti a rimanere accanto ai rifugi, mentre nell’area circostante la Striscia di Gaza, all’interno dei rifugi. Il Capo di Stato Maggiore Generale sta attualmente conducendo una valutazione della situazione e approvando i piani per la continuazione dell’attività dell’IDF.
L’organizzazione terroristica Hamas è sovrana nella Striscia di Gaza ed è responsabile di questo attacco. Affronterà le conseguenze e la responsabilità di questi eventi”.

La Difesa israeliana, dopo aver diramato l’allerta missilistica su tutto il Paese e dichiarato lo stato di emergenza, ha dato il via alle operazioni aeree. Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per le 13: anche l’opposizione, guidata da Yair Lapid, ha assicurato sostegno per “ogni decisa risposta militare”.

I cittadini sono stati invitati a restare in casa.

Molti i video che circolano in rete:

🚨URGENT🚨

Terrorists from Gaza enter Israel. Battles in Sderot ongoing.

Last night Islamic Jihad railed against peace between Saudi Arabia & Israel, today they’re firing rockets and trying to launch a ground war in Israel.

This is a new development.

Pray for the @IDF. pic.twitter.com/CpYwbi9UV7

— Jay Engelmayer (@jengelmayer) October 7, 2023

“Oggi è il giorno della grande rivoluzione”, ha detto il capo dell’ala militare di Hamas a Gaza Mohammad Deif lanciando l’operazione “Alluvione al-Aqsal”. Poi ha aggiunto: “Se avete un’arma è il momento di usarla: esci con camion, automobili, asce. Oggi inizia la storia migliore e più onorevole”. Oggi ricorre l’anniversario della fondazione del movimento della jihad islamica a Gaza. Dagli altoparlanti delle moschee pare che i predicatori stiano esultando per l’operazione militare odierna: “Abbiamo sorpreso il nemico. È una grande vittoria della resistenza armata”.

Secondo quanto si apprende, gli incursori palestinesi provenienti da Gaza sono riusciti a penetrare fino a Sderot dove sono arrivati a bordo di un furgone sparando all’impazzata. Si parla di diverse vittime, anche se al momento non ci sono conferme.

Hamas sostiene di aver rapito cinque soldati israeliani di averli presi in ostaggio.

Il comandante militare di Hamas Muhammad Al-Deif  ha detto che Hamas ha “preso di mira le posizioni nemiche, gli aeroporti e le posizioni militari con 5.000 razzi”. “Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista – ha detto Deif – ma abbiamo sempre avuto dei rifiuti”.

Multiple impacts in southern Israel. pic.twitter.com/PC5z5y5WZi

— Trey Yingst (@TreyYingst) October 7, 2023

Si tratta di una vasta operazione sia di terra che di aria. Le truppe di Hamas hanno prima dato il via ad un massiccio lancio di razzi contro le città israeliane nel Sud e nel centro del Paese. Poi squadre di incursori hanno superato i confini della Striscia di Gaza e hanno attaccato i primi centri abitati che sono riusciti a raggiungere.

I video mostrano veicoli bianchi carichi di uomini sulle strade a nord di Sderot. Le vittime sono già diverse. Un altro filmato mostra un palestinese con un lanciarazzi dentro un kibbutz. Raffiche di armi automatiche: ci sarebbero scontri a fuoco in corso.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) confermano che “i terroristi palestinesi della Striscia di Gaza si sono infiltrati in Israele“.

Secondo Abd al Aziz Nassar, sindaco di Kuseife, una cittadina che dista circa 65 chilometri dalla Striscia di Gaza, dopo l’attacco di Hamas sarebbero morte 4 persone.

Footage of a hamas infiltrator using a motorized hang glider to get into Israel.

This is insane. pic.twitter.com/pUbmSEseUZ

— Global: Military-Info (@Global_Mil_Info) October 7, 2023

L’attacco ha avuto inizio alle 6.30 del mattino quando il gruppo palestinese Hamas ha lanciato migliaia di missili, si parla di 5mila di cui alcuni diretti a Tel Aviv, dalla Striscia di Gaza contro Israele. Si tratta di una delle più violente operazioni di sempre, con ogni probabilità l’inizio di un nuovo conflitto tra i due Paesi del Medio Oriente.