Esteri

Ucraina, gli Usa sono stufi: “Se la pace non si fa, volteremo pagina”

Rubio avverte Kiev e l’Europa durante l’incontro a Parigi: “Non è la nostra guerra, ma vogliamo che finisca”

Parigi è al centro di un’intensa giornata diplomatica incentrata sul conflitto in Ucraina. Delegazioni di Stati Uniti, Europa e Ucraina si sono incontrate per più di dieci ore presso diversi luoghi istituzionali, tra cui l’Eliseo e il Quai d’Orsay. Emmanuel Macron ha personalmente guidato i negoziati rappresentando i Paesi europei E3, ovvero Francia, Regno Unito e Germania. Tra i partecipanti americani, il Segretario di Stato Marco Rubio ha giocato un ruolo centrale, affiancato dal negoziatore Keith Kellogg e dall’inviato Steve Witkoff. L’obiettivo principale era discutere un possibile formato di cooperazione per facilitare la pace in Ucraina.

Rubio: “Se la pace non è possibile, volteremo pagina”

Il Segretario di Stato americano ha espresso posizioni ben definite riguardo al proseguimento degli sforzi diplomatici. Durante un’intervista all’aeroporto Le Bourget, Rubio ha dichiarato: “Dobbiamo valutare nei prossimi giorni se [la pace] è fattibile o meno. Se non è possibile, dobbiamo andare avanti”. Ha inoltre precisato: “Non è la nostra guerra, ma vogliamo che finisca”. Questa dichiarazione riflette una strategia americana che cerca di ottenere risultati concreti rapidamente, ma lascia aperta la possibilità di ridurre il coinvolgimento se non emergono progressi tangibili.

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La Francia, insieme a Germania e Regno Unito, è stata descritta da Rubio come un potenziale partner indispensabile per avanzare nei negoziati di pace. Il presidente Macron ha sottolineato l’importanza di riportare l’Europa al centro delle discussioni, e si è detto disposto a garantire un quadro di sicurezza per l’Ucraina con il supporto degli anglo-francesi. Rubio, riconoscendo il contributo europeo, ha affermato che le loro idee sono state “costruttive e utili”. Il prossimo incontro è già stato fissato per la settimana successiva, a Londra.

Raggiunto un accordo sulle terre rare

Parallelamente al dibattito sulla pace, il ministro dell’Economia ucraino Yulia Svyrydenko ha annunciato il raggiungimento di un memorandum d’intesa tra Stati Uniti e Ucraina. L’accordo, che verte sulle terre rare, mira a favorire una partnership economica strategica tra i due Paesi. Svyrydenko ha descritto l’intesa come un “passo importante” verso una futura collaborazione, anticipando che la formalizzazione dell’accordo avverrà a breve.

Intanto, la situazione sul terreno resta critica. A Kherson e Kharkiv si sono registrati nuovi attacchi russi. Bombe e droni hanno colpito obiettivi civili, causando morti e feriti. Le autorità ucraine hanno denunciato danni a edifici, infrastrutture e veicoli, sottolineando la strategia russa di ostacolare le operazioni di soccorso. Si rafforza, così, la necessità di un immediato cessate il fuoco.

Le strategie di Usa e Ue

All’interno della stessa amministrazione americana emergono approcci diversi. Da un lato, c’è la linea più prudente di Rubio e Kellogg, dall’altro, l’interpretazione più ottimistica di Steve Witkoff, che descrive le intenzioni di Putin come aperte al dialogo. Tuttavia, la decisione finale spetterà al presidente Trump, il quale potrebbe valutare anche un incontro diretto con Putin per sbloccare la situazione.

Durante i colloqui, Macron ha costantemente aggiornato il presidente Zelensky sugli sviluppi diplomatici. Tra i temi discussi, il cessate il fuoco totale, la sicurezza a lungo termine per l’Ucraina e la possibilità di una presenza multinazionale nel Paese in caso di accordo. Inoltre, le trattative hanno riflettuto sull’importanza di garantire supporto continuo a Kiev in termini di armamenti e sanzioni contro Mosca.

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