Politica

Annunziata, la “martire” della Meloni si candida col Pd

La giornalista scelta dalla Schlein per le liste delle prossime elezioni europee 2024

annunziata PD

L’Europificio è la versione italica per l’Europa. L’Unione ha infinite responsabilità, e colpe, è sorta per sabotare i paesi della fascia mediterranea in favore della Germania, è sempre stata una continuazione del Reich sotto mentite spoglie, una manovra concertata di burocratici italiani ci spinse nelle sue braccia col manifesto proposito di farci rigare dritto: ma se la possibilità di dire la nostra, di contare poi ce la siamo svenduta per un piatto di lenticchie, qui finiscono le colpe dell’Europa matrigna o strega e cominciano le nostre.

Mai abbiamo spedito nei falansteri di Bruxelles e di Strasburgo gente in grado di operare, di arginare, di proporre, per la politica ombelicale italiana l’Europa doveva essere una sinecura, possibilmente redditizia e senza troppi scrupoli, come le prodezze della sinistra socialista e corruttiva nei paesi arabi hanno dimostrato. Oggi il Pd scopre le sue carte e politicamente sono scartine. Sono le solite manovre per spedire trombati e finti martiri a fare numero. Quasi sempre giornalisti prestati alla politica di partito o viceversa.

Ecco Lucia Annunziata, la ricordate a fare tutto il suo gran casino in Rai, le dimissioni, le accuse di ordinario fascismo, la televisione pubblica come cosa propria, e va bene che all’epoca Fassino l’aveva fatta presidenta così, come avere una banca, e glielo fece sapere per telefono: catapultata dalla Schlein insieme ai soliti Ruotolo, alla Pina Picierno al terzo mandato, e nessun frutto, con le riconferme alla Benifei, il ciuffolotto televisivo, forse ci va anche Nardella, il sindaco fiorentino che inseguiva i teppisti climatici, ormai in rotta con Renzi. E ancora l’omologo bergamasco, Gori, il Pierfrancesco Maran, mentre dell’altro Pierfrancesco, Majorano, ancora non si sa niente.

Sullo sfondo le grandi, ma misere, infime, manovre al Nazareno per blindarsi, la fallimentare gestione della segreteria di lotta, ai colori forse, alle misure, insidiata dal governatore emiliano Bonaccini che l’ha lasciata assurgere alla segreteria, in un la fase disperata, ma per cuocerla meglio, per potersi riorganizzare. Elly, che lo sa, si sta circondando di fedelissimi per non farsi fregare. La politica dei lunghi coltelli, come sempre, così lunghi che arriva meno in Europa.

Ma non è una cosa seria, e ovviamente non riguarda solo il Pd, coi nomi che circolano dappertutto, coi generali grafomani in rampa di lancio, con quell’esponente della Lega che in un sussulto di sincerità che forse doveva esserlo sfuggita mi disse in un talk show, io l’Europa volevo bombardarla, poi standoci dentro da eurodeputato ho capito che mi conveniva. Converrà anche alla Boldrini, che qui non si fila più nessuno, a Zingaretti, a tutti quelli che inseguono una nuova giovinezza, come Lucia Annunziata.

Max Del Papa, 2 settembre 2023