Esteri

Ce la farà Bardella? Ecco cosa dicono gli ultimi sondaggi

Elezioni in Francia, massima incertezza. Sfida a tre, con RN in vantaggio e i “macronisti” che sperano di risultare l’ago della bilancia

Bardella (TF1) Jordan Bardella

Riuscirà Jordan Bardella a portare finalmente al potere quello che oggi si chiama Rassemblement National (RN), il famoso partito di Marine Le Pen? L’incertezza vige sovrana in Francia, in quanto finora, pur ottenendo ottimi risultati, RN ha sempre subito il “barrage” degli altri partiti, tutti coalizzati contro il pericolo di una destra al potere. 

Il panorama politico è dominato da tre principali blocchi: il Rassemblement National, il Nuovo Fronte Popolare e il campo presidenziale.

Grande incertezza

Domenica 23 giugno sono stati pubblicati gli ultimi sondaggi FranceInfo/Ipsos: abbiamo deciso dunque di darci un’occhiata per cercare di fare qualche ipotesi. Ma prima un disclaimer: con 577 circoscrizioni distinte, prevedere la composizione dell’Assemblea nazionale francese risulta un compito arduo. 

I sondaggi pre-elettorali si dividono in due categorie: quelli che misurano il rapporto di forze tra partiti al primo turno e le proiezioni dei seggi dopo il secondo turno. Tuttavia, la natura frammentata delle elezioni legislative rende difficile trasformare le intenzioni di voto nazionali in risultati precisi per ogni circoscrizione.

Le proiezioni dei seggi poi sono particolarmente aleatorie. La Commissione dei sondaggi – utilizzando il classico stile burocratese francese – ha avvertito che tali esercizi non hanno lo stesso rigore metodologico dei sondaggi tradizionali e dipendono da numerosi fattori locali.

Un tel exercice ne présente pas les mêmes encadrements méthodologiques que les sondages et demeure tributaire d’un grand nombre de paramètres, souvent propres à chacune des 577 circonscriptions comme ceux de l’offre politique de chaque élection locale, de la personnalité des candidats, du taux de participation qui peut conditionner la survenance et la configuration d’un second tour, etc.

Il contesto politico di quest’anno aggiunge ulteriore incertezza. Un’eventuale diminuzione dell’astensionismo potrebbe facilitare la formazione di alleanze inedite al secondo turno. Inoltre, le indicazioni di voto dei partiti per il secondo turno, ancora non definite, potrebbero influenzare significativamente l’esito finale.

Premesse vagamente para “back-end” da parte dei sondaggisti? Ne hanno ben donde. Ad esempio, nel 2022, prima del primo turno, diversi istituti di sondaggio prevedevano ‘tra 20 e 50’ o ‘tra 35 e 55’ deputati per il Rassemblement National: risultato finale 88 seggi. Inutile dunque guardare ai sondaggi? Forse no, visto che continuano ad essere pubblicati. E comunque la curiosità è tanta.

Il sondaggio

Eccoci dunque al rapporto Ipsos, questo. Prima di passare ai dati, per evitare “l’effetto Bruno Vespa” (che vuole cifre esatte e se a fronte di un sondaggio è confrontato a una forchetta di risultati sbotta “ma sì, prendiamo quello a metà”) ecco quanto sappiamo della metodologia: Ipsos usa un campione “significativo” di 2.000 francesi di 18 anni e oltre iscritti alle liste elettorali (dato non da trascurare tra l’altro) e ci avvisa che queste sono le forchette con intervallo di confidenza al 95 per cento: 

campione

Confusi? Up po’ anche noi. In ogni caso, essendo il campione di 2.000 individui possiamo affermare che i dati che riportiamo tra poco sono da considerare in un intervallo di +/- 2,3 per cento. Quindi se (e così vi diamo un’anticipazione) RN di Bardella viene stimato al 31,5 per cento questo significa che non si sa esattamente quante siano le vere intenzioni di voto della popolazione, ma, insomma, in 95 sondaggi su 100 risulta che dovrebbero essere tra il 29,2 e il 34.8 per cento.

Ecco i dati, la domanda esatta era “Nel vostro collegio elettorale, per il candidato di quale partito ci sarebbero più probabilità che votiate al primo turno?

sondaggio graf

O se preferite, in forma tabulare: 

Raggruppamento nazionale 31,5% 
Nuovo Fronte popolare 29,5% 
Insieme 19,5% 
I Repubblicani 7,0% 
Repubblicani sostenuti da RN 4,0% 
Riconquista! 2,0% 
Estrema sinistra 1,5% 
Diversi destra 1,5% 
Altro 1,5% 
Diversi sinistra 1,0% 
Diversi centro 1,0% 

Il dato forse più importante è questo: “il 31,5 per cento è orientato verso candidati provenienti direttamente dalle fila del RN e il 4 per cento verso candidati de I Repubblicani sostenuti dal RN. 

Ovviamente l’alleanza dei Repubblicani del nizzardo Eric Ciotti con RN è critica, ma come sappiamo non tutti i presunti elettori repubblicani ne sono a favore (e il fatto che in assemblea abbiano buttato fuori il loro stesso presidente del partito non sembra esattamente un gran segno di compattezza interna).

Dal sondaggio risulta inoltre che gli elettori Repubblicani che sosterrebbero un candidato non alleato del RN sia il 7 per cento (anzi, ricordiamo: una cifra qualsiasi – non si sa – compresa tra il 4.7 e il 9,3 per cento). 

Abbiamo letto e riletto il rapporto e i commenti dei giornalisti francesi per cercare di capire cosa comporti questo strano partito che va alle elezioni con due linee opposte, ma nessuno sembra saperlo. In sintesi: RN (Bardella) + Repubblicani “Ciottiani” intendono votarli tra 33,2 e il 37,8 per cento della popolazione.

Sinistre varie: tra il 27,2 e il 31,8 per cento.

Macron & Co: tra il 17.2 e il 21.8 per cento. 

Macron ago della bilancia?

Chiaramente i macronisti sperano di risultare l’ago della bilancia. Vi lasciamo il piacere di fare le varie somme e vedere quali saranno gli scenari possibili in base alle alleanze: ma non perdeteci troppo tempo. Ricordate: quando diversi istituti di sondaggio prevedevano ‘tra 20 e 50’ o ‘tra 35 e 55’ deputati per il Rassemblement National il risultato finale fu di 88 seggi.