Esteri

Democratici Usa sempre più filo-Hamas. La deputata che imbarazza Biden

Summer Lee sarà ricandidata al Congresso, predica la fine del rapporto privilegiato con Israele e il riconoscimento di Hamas. Establishment Dem in allarme

Summer Lee (WTAE-TV) La deputata Usa della Pennsylvania Summer Lee

Cresce nel mondo studentesco, accademico e intellettuale americano l’ammirazione per Hamas, organizzazione che ha quale suo fine precipuo l’eliminazione di Israele dalle carte geografiche. Si tratta di un fatto anomalo per gli Stati Uniti, da sempre alleati di ferro dello Stato ebraico, che hanno difeso e aiutato sin dalla sua fondazione.

Ora, come se non bastasse il clima d’intimidazione diffuso nella grande maggioranza degli atenei Usa, dove agli studenti ebrei viene addirittura sconsigliato di frequentare le lezioni a causa delle minacce cui sono costantemente sottoposti, entra in questa triste vicenda anche il mondo politico.

Le tensioni riguardano in particolare il Partito democratico. Nelle primarie democratiche per il Congresso nello Stato della Pennsylvania, infatti, la 36enne afroamericana Summer Lynn Lee ha battuto la sua avversaria Bhavini Patel. Mentre quest’ultima è favorevole agli aiuti a Israele recentemente stanziati dal Congresso, la Lee è nettamente contraria e, alla fine, ha prevalso.

Da notare che Summer Lynn Lee fa parte della cosiddetta “Squad”, vale a dire il gruppo di Democratici di estrema sinistra capeggiati dalla 34enne Alexandria Ocasio-Cortez, celebre per l’opposizione alle politiche di Joe Biden e per la sua avversione a Israele.

Quando si tennero le primarie presidenziali, la Ocasio-Cortez appoggiò con decisione il candidato socialista Bernie Sanders, che non riuscì però a impedire l’elezione di Biden. Nonostante la sconfitta la leader della “Squad” ha continuato a sostenere posizioni estreme, come la concessione della cittadinanza agli immigrati irregolari e una tassa del 70 per cento da applicare ai redditi che superano i 10 milioni di dollari. È favorevole, inoltre, a un più deciso intervento dello Stato nell’economia.

Summer Lynn Lee è totalmente allineata con tali posizioni e, in materia di politica estera, predica la fine del rapporto privilegiato con Israele e il riconoscimento di Hamas quale soggetto politico con cui trattare per decidere il futuro della Palestina. La vittoria della giovane deputata ha avuto una notevole risonanza sul piano nazionale, poiché indica che, all’interno del Partito democratico, le tensioni riguardanti la politica Usa in Medio Oriente sono destinate ad accentuarsi.

Non a caso Ilhan Omar, altra deputata della “Squad”, di origine somala e rappresentante del Minnesota, ha pubblicato commenti entusiastici sulla vittoria della Lee. Partecipando a una manifestazione anti-israeliana alla University of Minnesota, ha incoraggiato gli studenti pro-Hamas.

Sua figlia Isra Hirsi è stata sospesa dal Barnard College di New York per aver organizzato una “zona liberata” all’interno del campus, nella quale risulta impossibile garantire la sicurezza di studenti e docenti ebrei. Naturalmente tutti i soggetti coinvolti sostengono di essere anti-sionisti e non anti-semiti, ma è evidente che si tratta della classica foglia di fico.

L’establishment democratico appare sempre più preoccupato per tale situazione, temendo che la diffusione di queste idee possa danneggiare la rielezione di Biden, soprattutto in aree contese. È chiaro comunque che il caos democratico favorisce il Partito repubblicano, che è immune da simpatie per Hamas.

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