In questi giorni, sul secondo mandato presidenziale di Donald Trump, stiamo leggendo e vedendo in tv un po’ di tutto. Una comprensibile indigestione di notizie, retroscena, interpretazioni più o meno fantasiose del pensiero del più potente capo di Stato al mondo manifesta effetti nefasti per molti, ai quali non mi rivolgo con queste note, destinate, invece, a chi abbia saputo conservare un po’ di ottimismo, d’ironia, di spirito liberale.
Eccovi, dunque, alcune pillole, le quali, a differenza del purgone che sembrano aver trangugiato a sinistra, potrebbero aiutare la digestione di un fenomeno molto difficile da capire per noi europei, come lo è un’elezione presidenziale statunitense.
La “valigetta nucleare”
La paura che un folle, affiancato da un amico più folle di lui, porti a gesti sconsiderati che metterebbero in pericolo la pace mondiale. Ho sentito molti manifestarla: vorrei chiedere a tali “paurosi” s’erano tranquilli fino a pochi giorni orsono, quando la famosa “valigetta nucleare” era nelle mani tutt’altro che ferme di un anziano talmente provato nel fisico e nella mente da collezionare episodi imbarazzanti a raffica.
Tendere la mano a persone inesistenti, piegarsi sulle ginocchia a mimare un gesto tutt’altro che elegante, sbagliare regolarmente il percorso di pochi metri fino al leggìo o all’aereo presidenziale e tutta una serie di gag che, ammettiamolo, ci hanno fatto molto ridere, più che preoccupare. A questo piace ballare e fare mossette, ma almeno sa perfettamente dove andare e con chi sta parlando.
Elon Musk
Non meno terrore si legge nelle parole di quelli che vedono Elon Musk, il quale, lo ricordiamo, non ha cariche di governo essenziali, come uno sconsiderato e pericoloso soggetto che potrebbe dirigere i suoi missili (che non sono balistici, ma vettori spaziali) verso qualunque parte del globo terracqueo: Oddio! Persino in Italia? Dio ci aiuti!
A chi teme che il padrone di Space X possa fare, da solo o in coppia con un altro malato di mente, una strage globale, ricordo che un (simpaticissimo) Boris Yeltsin, allora a capo della più grande potenza nucleare del pianeta, proprio nel periodo storico più determinante e pericoloso per il mondo, ospite in Germania del Cancelliere Helmut Kohl, letteralmente strappò dalle mani la bacchetta al direttore della banda militare, mettendosi a dirigerla lui stesso, saltando come un orso impazzito. Completamente ubriaco cinque giorni su sette.
Elon Musk, invece, è affetto da disturbi della sfera autistica. Soffre della medesima malattia di Greta Thunberg – la sindrome di Asperger – e lo ha pubblicamente reso noto lui stesso già nel lontano 2001. Si valutino i risultati pratici ottenuti dal ragazzo e il contributo alla scienza dati da quelle due personalità affette dalla stessa malattia. Non serve aggiungere altro.
I primi decreti
Trump, pensate che bizzarria, sta mantenendo le promesse fatte ai suoi elettori, promesse che lo hanno portato ad una vittoria elettorale deflagrante. Solo da noi lo si dava già sconfitto, al punto che Repubblica titolò: “Ha vinto Kamala”, con un imperdibile pezzo di un trionfante Gabriele Romagnoli che, in data 4 novembre 2024, iniziava così:
La prima cosa bella di martedì 5 novembre 2024 è che Kamala Harris abbia vinto le elezioni presidenziali americane.
Oltre ad essere i soliti so-tutto-io, ne capiamo tanto di America e di americani, da fare queste figure da cioccolatai… Trump ha vinto esattamente per quei programmi che fanno inorridire le nostre anime belle. Se la prendano con gli americani, semmai… Quello volevano.
La pena di morte
Trump ha ripristinato la pena di morte federale! Chi scrive è ragionatamente e convintamente contrario alla pena capitale. Sul punto ricordo che la Francia l’ha abolita soltanto nel recente 1981 e il Vaticano ancora dopo, sì, avete letto bene: il Vaticano, dove è rimasta in vigore dal 1929 al 1969 e soltanto nel 2001 abolita da Papa Giovanni Paolo II. Si noti che Trump ha semplicemente annullato la moratoria della pena di morte federale (per i soli più gravi casi di terrorismo) disposta da Joe Biden nel 2021.
Le “deportazioni”
Ussignur! Trump deporta i messicani! A parte che quel termine mai è stato pronunziato da Trump, farlo proprio in questi giorni di commemorazione della Shoah fa proprio schifo. Le deportazioni del regime nazista non consistevano nel riportare milioni di malcapitati a casa loro, ma di mandarli a morire nel peggiore dei modi nei campi di concentramento!
Qui farebbe bene a quelli che vedono Trump sullo stesso piano di Hitler e Goebbels, guardare in questi giorni i servizi delle reti tv americane – sono online sul web da giorni – con le interviste ai tanti ispanici perbene (molti dei quali hanno votato per Trump) che sono i primi a voler rimandare indietro spacciatori, violenti, pregiudicati di varia natura.
Sfuggito a troppi che, nella stessa parte del discorso, il ri-eletto presidente Usa abbia dichiarato che, d’ora in poi, i cartelli della criminalità verranno trattati come organizzazioni terroristiche, con le misure eccezionali, anche militari, che ne deriveranno. Vogliamo dire basta a interi oceani di droga oppure continuare a rifugiarci nei luoghi comuni? Ma ci riuscissimo noi a rimandare a casa loro spacciatori e aspiranti terroristi!
Addio woke e DEI
Fine della cultura woke, della Cancel Culture, dell’ideologia DEI e di tutte le altre ridicole sigle in materia. Su queste pagine abbiamo scritto molto su tale ingiusto e ridicolo privilegio. Richiamo soltanto il miei recenti articoli sulla catastrofe degli incendi in California e sulle alte cariche statali concesse a eminenti incapaci, scelti soltanto perché esponenti della comunità Lgbtq+. Era ora! Si vada avanti per merito e competenza e non per le proprie preferenze in camera da letto!
Addio follia green
Fine della gretinata green e dei sostegni alle auto elettriche. Anche su questo punto, trovate numerosi articoli in materia, tra i quali quelli dell’espertissimo Vincent Vega. Se non lo aveste già fatto, consiglio di leggerli per avere un quadro obiettivo e documentato sulla materia. Ecco qui: “drill, baby, drill” . Tornare al petrolio, per un paese che ne ha a iosa, è un’idea ottima. Scavassimo pure noi, o meglio sfruttassimo appieno quei giacimenti, già trovati, che abbiamo!
Mi fermo qui, almeno per adesso, ossia al punto che mi permette di sperare che Trump ce la faccia a mettere in pratica tutti i suoi programmi.