PoliticaQuotidiano

Il professor Becchi ad Atlantico: “Salvini ha rotto il giocattolo agli altri. Ora governo istituzionale, né politico né tecnico”

5.2k
Politica / Quotidiano

Atlantico Quotidiano ha conversato con il professor Paolo Becchi, filosofo, accademico, saggista, commentatore, che ha recentemente pubblicato (per le edizioni Lastaria) “L’incubo di Foucault – La costruzione di una emergenza sanitaria”.

DANIELE CAPEZZONE: Professore, come valuta lo spariglio di Salvini con la sua apertura all’Esecutivo Draghi?
PAOLO BECCHI: Prima di questa mossa, la Lega rischiava di restare ai margini, e forse in prima battuta lo stesso Salvini stava correndo il rischio di non cogliere l’occasione. Invece, scegliendo di fare il passo, è entrato in partita. La Meloni ha scelto un’altra strada: e saranno i prossimi mesi a dire chi dei due avrà avuto ragione. Ma io credo che Salvini abbia fatto bene. Ha rovinato il lavoretto che qualcuno stava preparando…

DC: Cioè?
PB: Pd e 5 Stelle erano pronti, una volta caduto Conte, a usare Draghi come mera sostituzione di quel che c’era prima.

DC: Quindi Pd e 5 Stelle erano pronti – per così dire – a proseguire la stagione Conte con altri mezzi e perfino per interposta persona, cioè Draghi?
PB: Per la verità, sarebbe stato difficile riuscire nell’operazione, perché Draghi è Draghi: è diverso da Monti e da altre figure. Ma il tentativo giallorosso era quello. Per questo, Salvini ha fatto bene a giocare la sua partita, e in questo lo sostengo.

DC: I critici dicono però che chi fa questa scelta mette in discussione l’opzione sovranista…
PB: Macché. Tra l’altro scrivo da giorni che realisticamente anche Draghi dovrà impegnarsi per non far tornare il Patto di Stabilità né troppo presto né con le vecchie regole.

DC: Ma ora che tipo di governo occorre mettere in piedi?
PB: L’ipotesi che auspico è ibrida: un governo istituzionale sul modello Ciampi, con un mix di pochi politici e alcuni tecnici d’area.

DC: Quindi evitare un governo politico di coalizione?
PB: Quello che va evitato è l’ingresso simultaneo dei segretari di partito: diventerebbe un governo politico di coalizione, cosa che credo non andrebbe bene né a Draghi né a Mattarella.

DC: E a quel punto?
PB: A quel punto si correrebbe il rischio uguale e contrario a quello di un governo tutto politico: e cioè quello di un governo tutto tecnico, con Draghi più tecnocrati vari. Anche questo va evitato.

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli