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Lettera di Giulio Centemero: “Basta strumentalizzazioni e scoop montati ad arte”

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Pubblichiamo una lettera di Giulio Centemero, deputato, capogruppo in Commissione Finanze e tesoriere della Lega

Egregio direttore,

apprendo da alcune testate giornalistiche intervenute sul tema dei rapporti intrattenuti dalla Lega con l’associazione Maroni Presidente, che mi sarei personalmente adoperato per “trovare una giustificazione legale ad un altro vorticoso giro di denaro”, trasformando un’erogazione liberale in un finanziamento infruttifero. Inutile dire che nulla di tutto ciò è mai avvenuto.

A beneficio di tutti è però bene ricordare che la rettifica (o “aggiustamento” come sostenuto da una certa stampa poco tecnica e molto scandalistica), fu concordata di concerto con la Commissione di Vigilanza sui Partiti (per fortuna composta da esperti magistrati della Corte dei Conti) e non certo “imposta” dal sottoscritto.

Si tratta dell’ennesimo sedicente scoop montato ad arte nelle ultime settimane con l’unico intento di gettare fango sulla Lega e sulla mia persona.

Non si capisce come la normale interlocuzione con la Commissione di Vigilanza (organo istituzionale preposto, appunto, al controllo della regolarità dei bilanci dei partiti) atta a fornire la corretta rappresentazione del contributo concesso all’associazione e poi restituito al partito, condotta con la massima trasparenza e collaborazione, possa trasformarsi in una “manovra” oscura finalizzata a trovare una giustificazione legale ad un fatto che non sussiste.

La vicenda dei rapporti tra la Lega e l’associazione Maroni Presidente dimostra a ben vedere l’esatto opposto di quanto sostenuto.

Insomma, leggiamo da molti mesi i più disparati e fantasiosi resoconti su come avremmo cercato di far sparire i soldi dalle casse della Lega: è mai possibile che qualcuno provi ad obiettare anche quando i soldi rientrano al movimento?

Proprio non riesco a capire. Ho come la sensazione che, sospinti dalla necessità di trovare ad ogni costo una notizia (o, come in questo caso, di inventarla) si stia perdendo di vista il lume del diritto, a tutto vantaggio di speculazioni scandalistiche che poco hanno a che fare con un giornalismo serio ed informato.

Forse sarebbe il caso di far tesoro dell’insegnamento del procuratore Cantone che a Perugia ha sospeso le indagini per le eccessive fughe di notizie. Lasciamo lavorare i pm, ed evitiamo inutili strumentalizzazioni politiche, che minano la credibilità della magistratura e contribuiscono ad avvelenare i pozzi. La realtà in certi casi è solo una e chi cerca di imbrogliarla sta solo ingannando se stesso. Non cadete nel tranello.

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