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Conti correnti a rischio, perchè c’entra la Germania - Seconda parte

E da noi? Unicredit ha aperto una breccia importante sul fronte bancario che non appare compatto sull’applicazione e sulle modalità d’applicazione dello 0,50% direttamente ai correntisti. Ma siamo convinti che la strada aperta da Mustier verrà imboccata anche da altri. Intanto però, la ricerca di Banca d’Italia sui costi dei conti correnti ci fa comprendere che, dal punto di vista commissionale, la strada dell’aumento è stata già ben introdotta anche da noi e non ha nulla da invidiare a quella delle banche tedesche in quanto a forza ed entità dell’aumento determinato.

Forse, la pigrizia, di cui parlava la piattaforma tedesca dovremmo scrollarcela di dosso, dovremmo cominciare a guardarci attorno a comprendere, una volta per tutte, che se tutto è cambiato è giusto cominciare a considerare altre strade da seguire per gestire il nostro denaro: guidare una vecchia “Seicento”oggi, del resto, non ci porterebbe da nessuna parte.

Ebbene, i nostri soldi tenuti in conto rischiano di fare come la “Seicento”, di fare un viaggio anacronistico fuori dalla realtà, un viaggio che allontana sempre di più dal benessere persone e famiglie.

Leopoldo Gasbarro, 2 novembre 2019

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