Fine emergenza, basta green pass
La domanda principale a questo punto è: se cade lo stato di emergenza perché dovrebbe rimanere in piedi il green pass? Ci pare evidente che questa decisione non abbia niente a che fare con motivi sanitari. Si tratta solo di punire chi non si è ancora vaccinato, magari è anche guarito dalla malattia, ma nelle intenzioni del governo dovrà prima o poi vaccinarsi. Il green pass, insomma, come strumento di punizione per chi non è vaccinato, anche se è guarito, e di premio per chi si è fatto la terza dose. Lo Stato trasformatosi in domatore che premia i cittadini-scimmietta con le noccioline. Tutto questo non ha niente a che fare con la salute e neppure con lo Stato di diritto, ma soltanto con uno Stato paternalistico in cui si premiano i “buoni” e si puniscono i “cattivi”.
Per la verità il green pass era stato introdotto da Draghi “come una misura con la quale i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di trovarsi tra persone non contagiose”. Queste sue affermazioni – per le quali dovrebbe almeno pubblicamente scusarsi – sono però del tutto false. Gran parte delle persone contagiate con Omicron sono vaccinate addirittura con tre dosi. Il green pass è dunque fondato su una fake news, come si usa dire oggi.
Non solo il green pass non ha frenato la pandemia, ma l’ha trasformata nella pandemia dei vaccinati, i quali – credendo di essere protetti da quello che ha detto Draghi – si sono sentiti liberi di agire come prima della pandemia, senza prendere alcuna precauzione, e in questo modo hanno finito per contagiarsi, contagiare e persino morire. E dopo questo totale fallimento – che la storia dei prossimi anni dovrà riconoscere – per quale motivo il green pass dovrebbe continuare ad esistere anche dopo l’emergenza? Allo scopo di punire i cosiddetti “no vax” e smaltire prodotti farmaceutici in via di scadenza? La “road map” a nostro avviso, dovrebbe cominciare eliminando l’aspetto più odioso e discriminante della politica emergenziale: il green pass come strumento per costringere i disobbedienti a vaccinarsi contro la loro volontà per non perdere lo stipendio. Il punto di partenza deve essere questo: eliminare questo odioso ricatto di Stato.
