Esteri

La risposta di Putin: “Sì alla tregua, ma a queste condizioni”

Il presidente russo ha aperto al cessate-il-fuoco, ma prima servono ulteriori confronti con Washington

Putin Trump © towfiqu barbhuiya e MarianVejcik tramite Canva.com

È arrivata la risposta di Vladimir Putin sulla possibile tregua in Ucraina. Per il presidente russo il cessate-il-fuoco “dovrebbe essere tale da portare ad una pace a lungo termine e affrontare le cause di fondo del conflitto”. In altri termini, per lo zar alcune questioni devono ancora essere affrontate e soprattutto Mosca ha ancora bisogno di “consultazioni con gli Usa”, probabilmente con una telefonata con il presidente Donald Trump.

La Russia è favorevole a una tregua, ma ci sono sfumature, compresa la regione di Kursk, ha aggiunto Putin al termine di un incontro con il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko. Lo zar ha tenuto a ringraziare l’omologo americano Trump “per l’attenzione rivolta alla soluzione del problema in Ucraina”.

Soffermandosi sulla situazione nel Kursk, Putin ha spiegato che la regione “completamente controllata dalle forze russe, le truppe ucraine completamente isolate ed hanno solo due opzioni: arrendersi o morire”: “Nella situazione attuale nella regione di Kursk, la parte ucraina trarrebbe invece vantaggio nel raggiungere il cessate il fuoco per almeno 30 giorni”.

Non è mancata una stoccata all’Europa da parte di Lukashenko. “Se la Russia è d’accordo con gli Stati Uniti, Ucraina e Europa saranno finite. Il processo negoziale tra America e Russia tiene il destino dell’Europa nelle loro mani, anche se questa si sta comportando in modo miope, almeno stando ai media” le parole del presidente bielorusso: “Europei e ucraini non ci inganneranno, noi conosciamo i nostri interessi e i nostri obiettivi”.

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Questa sera è in programma un incontro a porte chiuse tra lo stesso Putin e l’inviato degli Stati Uniti Steve Witkoff. Sull’ipotesi tregua era intervenuto poche ore fa il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, citato dalle agenzie di stampa russe Ria Novosti e Tass, che aveva definito il cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti e dall’Ucraina dopo i negoziati di Gedda una mossa “frettolosa” e “non favorevole a una soluzione a lungo termine”.

Franco Lodige, 13 marzo 2025

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