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“Ma che ca** vuol dire yaehooo?”. Lino Banfi da ridere sui rapper a Sanremo

L’attore se la prende con gli artisti del festival: “Non si capisce niente: come fai a concentrarti sulla canzone?”

Lino Banfi Sanremo

Magico momento a Domenica In speciale Sanremo, andato in onda domenica pomeriggio, passato forse un po’ sotto traccia, ma che i social hanno ripescato generando milioni e milioni di visualizzazioni. Il protagonista è Lino Banfi, già oggetto di dibattiti per via della sua espressione sempre seria durante l’ultima serata del Festival nonostante i vicini di sedia si stessero divertendo un mondo.

Durante l’intervista ad Emma, arrivata 14esima alla gara canora, il “nonno d’Italia” si è alzato per aggiungere qualcosa. “Emma è una pietra preziosa, è una gemma del Salento: come posso non amarla?”, ha detto Banfi, che poi si è lasciato andare ad una considerazione che tira in ballo i rapper che si sono esibiti all’Ariston nell’ultima edizione condotta da Amadeus. Non ce l’aveva con Emma, che tiene bene il microfono “ad una certa distanza”, ma con la nuova generazione di artisti che sembrano impegnarsi per farsi capire il meno possibile. “Come chevolo è che tutti i giovani che cantano, soprattutto il rap, fanno di tutto per non farci sentire un chevolo a noi che abbiamo già dei problemi? – ha detto Banfi – Uno guarda il labiale… già sono difficili le parole”. Lino ha poi imitato i rapper e l’Ariston è esploso in una gran risata: “Prima prendono in mano tutto il microfono, se lo attaccano alle labbra e le canzoni iniziano tutte così: dakjbbdsakjdnskajdnkjsa. Poi improvvisamente: yaheeeeo. Ma che caz** vuol dire yaehoooo. Come fai a concentrarti sulla canzone?”.

Lino Banfi ha poi spiegato anche il motivo per cui non ha quasi mai riso durante la serata finale del Festival. Semplice: l’attore era stato messo in prima fila, peccato fosse però proprio dietro al direttore d’orchestra che di fatto gli oscurava tutta la visuale. E così niente labiale e niente parole di canzoni che, spesso e volentieri, si fa fatica a interpretare.

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