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La cosa che mi interessa di più di tutta questa faccenda, che per il resto vivo con fatalismo, è il paradosso che il mondo potrà ridurre i danni di questi matti (Trump & c.) forse solo grazie a profitto, mercato, finanza. Non gli intellettuali e il mainstream mondiale progressista, non gli scioperi, non le manifestazioni democratiche. Ma Wall Street.
La mano invisibile diventa visibile. Vuoi vedere che Adam Smith aveva un pochino ragione?
Perché vivo il tutto con “fatalismo”? Perché mi pare inutile corrodersi il fegato per un matto pericoloso votato democraticamente a capo della più grande e potente nazione del mondo.
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Sarebbe da pensionare la democrazia ormai, ma è ancora troppo presto purtroppo. Quindi inutile passare quattro anni a sacramentare, inalberarsi per l’ennesima puttanata. Prepariamoci al peggio e basta.
So però quello che farei se fossi un politico progressista: farei una seria analisi sul perché in questi ultimi 20 anni non sono riuscito ad intercettare il voto delle classi meno abbienti che votano in massa per populisti e uomini forti. Mi chiederei: Ho preso seriamente in considerazione le loro istanze? Li ho difesi dalle loro paure o ho veramente dimostrato loro che si tratta di paure infondate?
Che poi: veramente sono infondate? Sicurezza, immigrazione, lavoro, disagio giovanile, salari, nuovi diritti apparentemente senza alcun limite valoriale, bassa qualità dell’educazione, disgregazione della famiglia…
AG, 18 aprile 2025
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