Politica

Finalmente si torna a parlare di ridurre le tasse

Un motore per l’economia e un aiuto concreto alle famiglie. Quale il modo migliore, passare a due sole aliquote o aumentare la no-tax area?

meloni giorgetti tasse © vaeenma tramite Canva.com

La questione fiscale è uno dei temi centrali nel dibattito economico e politico di ogni Paese. Da sempre, seppur con molte difficoltà nel portare avanti riforme, si discute di come sostenere l’economia e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Negli ultimi anni, sempre più esperti e politici sostengono che una riduzione delle tasse non sia solo auspicabile, ma necessaria per stimolare la crescita economica e fornire un aiuto concreto alle famiglie.

Benefici per l’economia

Uno degli argomenti principali a favore della riduzione delle tasse è l’effetto positivo che questa può avere sulla crescita economica. Quando le tasse sono elevate, le famiglie e le imprese dispongono di meno risorse per i consumi e gli investimenti. Una riduzione delle imposte, al contrario, permette alle famiglie di avere un maggiore reddito disponibile da destinare ai consumi, aumentando così la domanda di beni e servizi. Questo, a sua volta, può stimolare la produzione e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.

Per le imprese, lo sappiamo, una tassazione più bassa significa maggiori risorse da reinvestire in innovazione, espansione e assunzione di personale. In un contesto di bassa pressione fiscale, le imprese sono inoltre incentivate a incrementare le loro attività produttive e commerciali, sapendo che i profitti non saranno eccessivamente erosi dalle imposte. Questo non solo contribuisce a migliorare la loro competitività, ma genera anche un effetto domino che può portare a un rafforzamento dell’intera economia nazionale.

Benefici per le famiglie

L’impatto sulle famiglie? Sicuramente più risorse per il proprio benessere. Più serenità. La riduzione delle tasse non è solo una questione di macroeconomia, ma ha anche un impatto diretto e tangibile sulla vita quotidiana delle famiglie. In molti Paesi, le famiglie sentono il peso di una tassazione elevata, che limita la loro capacità di risparmio e di spesa. Abbassare le tasse significa dare respiro alle famiglie, permettendo loro di destinare una maggiore parte del reddito a spese essenziali, come l’istruzione, la salute, e il miglioramento delle condizioni abitative.

Inoltre, una minore pressione fiscale potrebbe ridurre la necessità di ricorrere a prestiti o indebitamento, migliorando così la stabilità finanziaria delle famiglie. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un contesto di inflazione e aumento dei tassi di interesse, dove il potere d’acquisto delle famiglie è messo sotto pressione.

Quando le famiglie dispongono di maggiori risorse, non solo ne beneficiano direttamente, ma contribuiscono anche a creare un circolo virtuoso per l’economia. Infatti, un aumento dei consumi domestici può portare a una maggiore domanda di beni e servizi, favorendo la crescita delle imprese e, di conseguenza, l’occupazione. Un effetto moltiplicatore di cui era ben consapevole Silvio Berlusconi, e alla base di molte teorie economiche che sostengono l’utilità di politiche fiscali più leggere.

Benefici per le Entrate

A lungo termine, una riduzione delle tasse può anche contribuire a ridurre l’economia sommersa. In presenza di una tassazione elevata, molti sono tentati di evadere il fisco per preservare il proprio reddito. Un sistema fiscale più equo e meno gravoso può invece incentivare i contribuenti a dichiarare correttamente i propri redditi, ampliando così la base imponibile e, paradossalmente, aumentando le entrate fiscali dello Stato. Pagare meno pagare tutti. E chi non paga, non potrà beneficiare di indulti.

Quale soluzione?

Chimera? No. Come fare per trovare le risorse necessarie? La sfida può essere affrontata attraverso una revisione della spesa pubblica, eliminando inefficienze e riducendo gli sprechi.
Ciò potrebbe essere affidato ad un team di esperti che potrebbero delineare una spending review davvero efficace.

La scelta tra l’introduzione di due sole aliquote fiscali o l’innalzamento della soglia di reddito di minor tassazione come è in discussione è un tema complesso, che dipende dagli obiettivi specifici di politica fiscale e dalle condizioni economiche del Paese. Entrambe le soluzioni hanno pro e contro che meritano di essere considerati.

L’introduzione di un sistema con due aliquote fiscali semplifica indubbiamente il regime fiscale, riducendo la complessità e migliorando la trasparenza del sistema. Questo tipo di riforma è spesso visto come un modo per incentivare la crescita economica, perché un sistema con poche aliquote è più facile da comprendere per i contribuenti e riduce i costi di conformità. Con meno scaglioni, le persone sanno esattamente quanto dovranno pagare, eliminando incertezze e disincentivi legati al passaggio a un livello di reddito superiore.

Innalzare la soglia del reddito della aliquota più bassa, ovvero del primo scaglione, è un’altra strategia di impatto significativo, soprattutto sulle famiglie a basso reddito. E significa che le persone appartenenti a questa fascia pagheranno molte meno tasse. Questo approccio è visto come più equo, poiché aiuta direttamente chi ha meno reddito.

Qual è la scelta migliore? La scelta tra due aliquote fiscali o l’innalzamento della soglia di reddito esente dipende dagli obiettivi di politica economica. Se l’obiettivo principale è stimolare la crescita economica e incentivare il lavoro e gli investimenti, l’introduzione di due aliquote potrebbe essere più efficace. Se invece la priorità è sostenere le famiglie a basso reddito e migliorare l’equità fiscale, innalzare la soglia di reddito esente potrebbe essere la scelta migliore.

In pratica, una combinazione delle due politiche potrebbe rappresentare un compromesso efficace: semplificare il sistema fiscale con due aliquote per incentivare la crescita e, contemporaneamente, aumentare la soglia del reddito esente per proteggere le fasce più deboli della popolazione. Questa soluzione potrebbe bilanciare l’esigenza di stimolare l’economia con quella di garantire una maggiore equità e protezione sociale.