Esteri

Trump non fa nulla per caso: messaggio al Conclave?

L’immagine pubblicata dal presidente Usa sui social non è solo una provocazione o un esercizio di ego, ma un messaggio che parla a più livelli e diversi “pubblici”

L’immagine “Trump Papa”, pubblicata e diffusa con la consueta maestria comunicativa del presidente americano, non è solo una provocazione o un esercizio di ego. È un segnale preciso. È la sintesi di un messaggio che parla a più livelli: ai suoi sostenitori, ai suoi detrattori e – soprattutto – a chi si prepara a decidere il futuro della Chiesa nel prossimo Conclave.

Un’icona studiata, non casuale

Perché Trump non fa nulla per caso. L’uso del simbolo papale – abito, mitria, croce – proietta la sua figura in una dimensione archetipica, che fonde potere spirituale e terreno. Non è una semplice parodia, ma un gesto politico. Come a dire: “Io sono il leader che incarna autorità, ordine, valori tradizionali. Anche se non guido la Chiesa, so cosa significa guidare un popolo”. È una mossa che parla al mondo cattolico conservatore, che negli ultimi anni ha cercato riferimenti più solidi, meno ambigui, più “forti”.

Messaggio ai cardinali?

Un messaggio diretto ai cardinali? Viene da pensarlo. Nel momento in cui si avvicina il Conclave, l’immagine assume un altro peso. È un monito implicito: attenzione a chi metterete sul trono di Pietro. Trump si propone come modello alternativo di leadership, fondato su decisione, identità chiara, opposizione al relativismo e ai compromessi.

In un mondo diviso, secondo questa visione, serve una guida che non tentenni. È un messaggio rivolto anche al Vaticano: scegliere un Papa “moderato” potrebbe significare perdere il legame con una parte consistente del popolo cattolico globale.

Con quest’immagine, Trump usa la figura del Papa non per deriderla, come qualcuno potrebbe pensare, ma per assorbirne il potere simbolico. È la rappresentazione visiva di una leadership che si vuole sacra, incorruttibile, inattaccabile. Ma è anche un’esortazione a tutti i centri di potere – religiosi, politici, istituzionali – a non smarrire il senso della guida forte, dell’identità netta, dell’ordine.

Leadership

“Trump Papa” è un’operazione mediatica perfettamente in linea con il personaggio, ma è anche un avvertimento. Una fotografia che parla più della maggior parte dei discorsi. Rivolta a chi, nei prossimi mesi, dovrà decidere non solo il destino della Chiesa, ma il volto del potere morale e simbolico dell’Occidente. Il messaggio è chiaro: in tempi incerti, i leader devono saper comandare. E chi non saprà farlo, perderà.

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